Nuova inattesa iniziativa per Google che ha deciso di affittare la storica sede della NASA Moffett Federal Airfield, una base aerea di 1000 acri situata a 4 km dalla sede di Mountain View, alla cifra di 1,16 miliardi di dollari per 60 anni. La base sarà impiegata nella “ricerca, nello sviluppo e nell’assemblaggio e nei test per l’esplorazione spaziale, nell’aviazione, nella robotica e in altre tecnologie emergenti”, afferma la Nasa. E il colosso della ricerca promette anche il recupero e restauro dello storico hangar Zeppelin.
La mossa di Google ribadisce l’intenzione di impegnarsi in progetti al di fuori della sua attività principale, spingendosi verso nuovi mercati e confermando il suo essere una delle aziende più prolifiche e sperimentatrici tra le grandi della Silicon Valley.
La lista dei progetti ambiziosi è lunga, alcuni dei quali sono gestiti dalla divisione di ricerca del Google X Lab. Tra questi si annoverano gli sforzi per creare una nuova tecnologia per la vista 3D, le lenti a contatto per i pazienti affetti da diabete e attività di ricerca con l’obiettivo di allungare la vita media. La società ha anche lavorato su progetti riguardanti la robotica o palloncini per portare la connessione Internet in zone inaccessibili del globo.
L’accordo con la NASA è solo l’ultimo tra quelli che Google si è aggiudicato nella Bay Area. La società nel mese di ottobre ha confermato due offerte immobiliari di grandi dimensioni a Sunnyvale e Redwood City, in California, raggiungendo una superficie posseduta nella Silicon Valley di oltre 2 milioni di metri quadri e scalzando i vicini Apple, Nvidia e Facebook.
Moffett Federal Airfield è stata costruita nel 1930 come parte della circostante base navale. Il campo è anche sede del centro di ricerca Ames, e una tempo era luogo del famoso “Space Camp” della NASA per i bambini.
L’accordo, annunciato a febbraio ma confermato pochi giorni fa, farà risparmiare alla NASA 6,3 milioni di dollari all’anno in costi di manutenzione e di funzionamento.
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