#NotarFAQ: che tipo di supporto aspettarmi dal notaio se devo aprire una startup?

Il contributo del notaio nella fase di creazione di una startup può variare a seconda delle esigenze del cliente.

Se il cliente ha già le idee chiare o per il tipo di attività non necessita di particolari customizzazioni (scelta del tipo societario, eventuali clausole particolari da inserire nello statuto e via dicendo), il notaio provvederà a redigere atto costitutivo e statuto.
Ma dato che, specialmente oggi che ci sono tante possibilità di scelta per chi vuole iniziare un’attività imprenditoriale, è opportuno che il cliente, prima della stipula, esponga quelle che sono le sue necessità, al fine di ottenere un prodotto quanto più aderente alle proprie esigenze, un prodotto di tipo “sartoriale” e non “industriale”.

Con l’introduzione della disciplina delle startup innovative e dell’equity crowdfunding, infatti, è possibile prevedere un infinito numero di possibilità nello statuto, a supporto della propria iniziativa imprenditoriale (clausole di work for equity per remunerare i dipendenti, clausole che consentono di dare più o meno diritti amministrativi e/o patrimoniali, e così via).

La scelta del tipo di società ha anche diverse ricadute dal punto di vista fiscale, soprattutto per quel che riguarda le imposte dirette ed è quindi opportuno vagliare anche in questo caso quali siano le conseguenze della scelta di un tipo piuttosto che un altro.
Qualora la società, poi, sia destinata alla raccolta di fondi magari tramite portali di equity crowdfunding si potrà rendere necessaria la stipula di patti parasociali che regolino i rapporti tra i soci ma che non si vogliono inserire nello statuto.

Qualunque sia la scelta consigliamo sempre una chiacchierata con il notaio proprio per consentirgli di consigliare al meglio che strada intraprendere.

Facebook Comments

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here