Apple e Lenovo registreranno le vendite di notebook più alte nel 2015?

Sulla base degli ordini ricevuti, i produttori taiwanesi affermano che per il 2015 le vendite più alte per i notebook riguarderanno essenzialmente Apple e Lenovo. Tra produttori, secondo le stime, Apple, Lenovo e Asustek Computer attualmente risultano in cima alla classifica ma solo Lenovo e Apple raggiungeranno una crescita stabile delle vendite nel 2015.

Asustek, compagnia con sede a Taipei, Taiwan, impegnata nella produzione di schede madri, schede video, lettori ottici, palmari, portatili, telefonini, computer e sistemi di raffreddamento per computer quest’anno fa affidamento sulle vendite forti della sua serie notebook T100, soprattutto per risollevare le vendite del quarto trimestre, ma con l’introduzione dei dispositivi 2-in-1 da parte di alcuni competitors cinesi, poco costosi e con un maggiore appeal rispetto al passato, l’azienda potrebbe incontrare delle difficoltà per il prossimo futuro. Dovrebbe infatti cercare un nuovo driver di crescita per il 2015 al fine di mantenere le sue prestazioni e concorrere a pari merito con i suoi competitors nel mercato dei notebook.

Secondo le stime, le vendite dei device Apple raggiungeranno circa le 5/5,2 milioni di unità nel quarto trimestre, con un calo del 5-10% rispetto ai 5,52 milioni di unità registrate nel terzo. Grazie al nuovo MacBook Air di Apple, invece, con display Retina, il cui lancio è previsto nel 2015, gli esperti si aspettano un generale aumento delle vendite dei prodotti Apple, sia per i nuovi modelli sia per i modelli esistenti, dal momento che la compagnia potrebbe offrire riduzioni di prezzo per i prodotti meno recenti.

Le stime sono più ottimiste circa le spedizioni di Lenovo nel 2015. L’Europa continuerà ad essere il principale motore di crescita per il venditore con sede in Cina durante tutto l’anno mentre l’azienda potrà recuperare le vendite nel mercato cinese. Dal momento che Lenovo ha applicato una politica aggressiva, sostituendo i propri fornitori di componenti provenienti da Taiwan con altri con sede in Cina, gli esperti sono preoccupati circa la difficoltà dell’azienda a far fronte ad un potenziale aumento degli ordini dei fornitori cinesi.

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