La matematica come un gioco: Chiara Burberi e la sua Redooc

Chiara Burberi è Co-founder di Redooc.

Docente, consulente, manager e soprattutto co-founder di una piattaforma per l’apprendimento della matematica on line Redooc. Chiara Burberi nel presentarsi cita Bruno Munari: “Ognuno conosce una Chiara diversa”, ma lei è soprattutto una persona che cerca di contribuire al futuro dell’Italia. “L’unico investimento che rende, utile per il nostro futuro – afferma Chiara – è l’education dei ragazzi. I ragazzi di questo nostro meraviglioso Paese si meritano molto di più di quello che le vecchie generazioni (compresa la mia) gli sta lasciando: si meritano autostima e fiducia, ma non attraverso slogan, si meritano di ricevere gli strumenti concreti per sviluppare le competenze per poter competere in un mondo che cambia e sta diventando sempre più darwiniano”. Abbiamo chiesto a Chiara di presentarci una delle sue creature per comprendere meglio il lavoro che c’è dietro lo slogan “La matematica del liceo come non l’hai mai vista”.  

Quali le caratteristiche che contraddistinguono Redooc dalle altre occasioni di formazione on line anche gratuite (per esempio Khan Academy)? 

Redooc è un verticale specializzato e completo su materie STEM (Science, Technology, Engineering and Math) a partire dalla matematica, non è semplicemente “formazione online”. Redooc offre un linguaggio nuovo nei contenuti e una nuova modalità didattica: sfide, giochi, grafiche e altro. Redooc non è un prodotto, è un servizio che ha l’obiettivo di integrare online e offline. E’ una vera scuola, che attrae i ragazzi e li incentiva ad imparare.

Quali strumenti prevede Redooc per coinvolgere i ragazzi nella formazione on line? Non pensi ci sia un’alta possibilità di “rigetto” per le video lezioni?

Redooc non è solo video lezioni. La piattaforma offre, attraverso contenuti offerti in building blocks e 3 semplici funzionalità, infinite modalità di apprendimento: puoi decidere di essere un autodidatta o di avere un coach, di fare il solitario o di far parte di un team, di collaborare o competere.

Redooc offre video lezioni (brevi, scritte e narrate) secondo un format preciso, pensato per incuriosire, spiegare, catturare. Gli esercizi, tutti spiegati, sono un grande gioco online. Ogni ragazzo, ogni professore può decidere di usare il mix di contenuti e funzionalità che preferisce, in funzione dell’argomento, della situazione, delle preferenze e delle attitudini.

3 motivi per i quali uno studente dovrebbe iscriversi a Redooc. E un insegnante?

  1. Redooc è la matematica “come non l’hai mai vista”: video brevi e narrati raccontano la matematica a partire da una sfida; gli esercizi, tutti spiegati, sono un grande gioco online; il profilo utente mostra attività, risultati e passaggi di status.
  2. Redooc dimostra che “nessuno nasce negato per la matematica”: chi non capirebbe le disequazioni se spiegate con il budget delle vacanze?
  3. Redooc rende la matematica “pop”: è l’unico gioco che fa risparmiare tempo e denaro … e che piace anche ai genitori!

Redooc facilita e supporta il lavoro degli insegnanti: basta sprecare tempo a correggere gli esercizi… il focus è capire come aiutare i ragazzi a migliorare!

Come incentivare scuole e gli istituti ad adottare Redooc?
Abbiamo sviluppato l’iniziativa “Adotta un Liceo”: aziende o privati possono acquistare licenze a favore di intere classi scolastiche. La prima adozione è stata da parte di Bip – Business Integration Partners, una società di consulenza manageriale con il pallino dell’innovazione, che ha acquistato 100 licenze per gli studenti dell’Istituto Curie-Sraffa di Milano. Mi auguro che molte altre aziende la seguano presto.

Come la didattica tradizionale potrebbe integrarsi con le nuove tecnologie?
Redooc è uno strumento complementare, non sostitutivo ai professori. I professori devono però diventare insegnanti, devono imparare a guidare i ragazzi a scoprire il loro personale processo di apprendimento, quello più efficace. Non esiste un solo metodo, giusto per tutti. Non basta più una scuola per tutti, i ragazzi hanno bisogno di una scuola per ciascuno. In questo modo il professore potrà riacquistare il ruolo che gli spetta nella nostra società (è un privilegio, un onore educare il futuro di una nazione) e a riconquistare il rispetto perduto.
Redooc spinge lo studente a ragionare, ad usare carta e penna, lo incentiva a diventare ordinato, a perseverare, ma utilizza un metodo, un linguaggio più vicino al lessico quotidiano dei ragazzi, alle loro preferenze. Lo studente prima di tutto!

Quali secondo te gli strumenti, i rischi e i vantaggi?
Rischi? Oggi in Italia 1 ragazzo su 4 prende un debito in matematica. Aspettiamo che la situazione peggiori o proviamo a fare davvero qualcosa di concreto?
Vantaggi? I ragazzi sono abituati a case high tech, allo smartphone e poi tutte le mattine li costringiamo ad entrare in aule dove impera ancora la logica del gessetto, della tradizione e un vanto inutile del formalismo.
Mi chiedo, abbiamo alternative?
Mi viene in mente una battuta di Woody Allen: “Io credo che le nuove tecnologie offrano grandi opportunità, ma anche che nascondano grandi pericoli. Il trucco sta nel cogliere le opportunità, evitare i pericoli e tornare a casa per l’ora di cena”.

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