Sono ormai quasi due terzi (65%) gli europei che usano quotidianamente internet, un numero ormai più che raddoppiato rispetto al 2006, mentre si è più che dimezzato il numero di chi in Europa non ha mai usato internet (18%). L’Italia resta però indietro, tra i paesi maglia nera in Europa con il maggior numero di persone che tuttora non si sono mai connesse (32%) e sotto la media Ue anche per il numero di utenti quotidiani (58%). È quanto emerge dai dati Eurostat per il 2014. Anche il tasso di miglioramento dell’Italia è inferiore alla media europea, dove gli utenti quotidiani sono più che raddoppiati rispetto al 2006 (passando dal 31% al 65%, Italia da 29% a 58%) mentre si sono più che dimezzati coloro che non hanno mai navigato online (scesi dal 43% al 18%, Italia da 59% a 32%). L’Italia è più indietro anche su questo, con il 17% complessivo e il 28% tra i 16-24enni.
I dati europei
Nel 2014, la quota di popolazione che non aveva esperienza di utilizzo di Internet (sia a casa, al lavoro o altrove) era più alta in Romania (39%), Bulgaria (37%), Grecia (33%), Italia (32%) e in Portogallo (30%). Alla opposta estremità della scala, meno del 10% della popolazione non aveva mai usato internet in Danimarca (3%), Lussemburgo (4%), i Paesi Bassi (5%), la Finlandia, la Svezia e il Regno Unito.
Cloud computing
In Europa il 21% della popolazione di età compresa tra i 16 e i 74 ha utilizzato lo spazio di archiviazione cloud per salvare i file. I servizi cloud hanno avuto particolare successo in Danimarca (42% degli individui), il Regno Unito (38%), Lussemburgo e Svezia (entrambi 35%) e Paesi Bassi (34%), mentre questa percentuale è stata inferiore al 10% in Lituania, Polonia e Romania (tutti 8%).
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