Fabrizia Endrizzi: professione community manager

Fabrizia Endrizzi è una trentenne trentina trapiantata a Milano, che sulla carta d’identità alla voce Professione ha scritto Content e Community manager. “Fa parte del mio lavoro – afferma Fabrizia – anche la collaborazione all’organizzazione delle attività come corsi, workshop ed eventi. Inoltre, seguo la comunicazione di YATTA! Fai da noi, un makerspace nel centro di Milano”.

Fabrizia Endrizzi
Fabrizia Endrizzi è una content e community manager.

La formazione di Fabrizia è di tipo umanistico e le prime esperienze nel mondo del lavoro sono legate all’editoria e all’organizzazione di eventi culturali. Ma quando allora la svolta al digitale? “Nel 2010 – racconta Fabrizia – ho deciso di dare una svolta alla mia vita lavorativa e di specializzarmi con un master in marketing e comunicazione digitale. Da allora non ho smesso mai di aggiornarmi: lo faccio partecipando a corsi ed eventi di settore e leggendo articoli e pubblicazioni. Per questo lavoro è fondamentale”.

La passione per la tecnologia in Fabrizia nasce con Internet e i primi cellulari, quindi con la possibilità di comunicare attraverso strumenti nuovi che consentono di farlo in modo semplice, immediato e accessibile a tutti. “L‘aspetto comunicativo delle nuove tecnologie per me è stato essenziale. I computer da piccola non mi attiravano particolarmente e la mia famiglia non ne possedeva uno quando ero bambina”. Il primo personal computer per Fabrizia arriva tardi, alle superiori. “Da allora – afferma sorridendo Fabrizia – non me ne sono mai separata e sono diventata una geek. Negli ultimi tempi mi sono appassionata alla stampa 3D e ad altre tecnologie che offrono possibilità inimmaginabili fino a poco tempo fa”.

3 consigli da dare a chi vuole fare la tua stessa attività
Sicuramente aggiornarsi continuamente, sssere una persona curiosa, non avere paura di mettersi in discussione.

Cosa fa di una community manager una buona community manager?
Le capacità analitiche e soprattutto le doti comunicative e predisposizione all’ascolto, in modo da riuscire sempre a contribuire in maniera costruttiva alle conversazioni.

3 ostacoli incontrati e il modo in cui li hai superati

Provenire da un settore lavorativo “tradizionale” non mi ha reso facile la transizione al digitale, ma sono riuscita a modulare le mie capacità di scrittura per adattarle alle esigenze di questo campo e a mettere a frutto la mia innata predisposizione per la tecnologia. Essere una donna, poi, non mi ha certo avvantaggiato, ma ho imparato a “mordere” e a farmi valere anche in contesti maschili.
Infine non ero una persona molto portata per le public relations, ma sono riuscita, in un certo senso, a forzare il mio carattere e capire l’importanza della costruzione di relazioni offline, anche in ambito digitale.

Per gestire le comunità virtuali si capisce da Fabrizia Endrizzi che serve empatia, quella speciale capacità di mettersi nei panni degli altri per condividere emozioni e stati d’animo. Niente di virtuale insomma.

 

 

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