#IoEforumita: mercato dei processori ai tempi dell’IoE, intervista a Carmine Stragapede

Un trend dai confini enormi e ancora parzialmente sconosciuti: l’Internet of Everything in questi mesi ha solo parzialmente svelato al mondo le infinite opportunità che esso offre al business, alle istituzioni e alle persone.

Carmine Stragapede
Carmine Stragapede è Direttore Generale di Intel Italia

Ma al di là delle pur impressionanti cifre che tutti gli osservatori hanno riportato nell’ultimo anno sul fenomeno, appare certo che quella che si sta realizzando è una rivoluzione che chiama massicciamente in causa l’industria e il mercato dei processori. “E’ una sfida interessante quella che stiamo vivendo” ci spiega Carmine Stragapede, Direttore Generale di Intel Italia “i device, per dialogare tra loro in rete, a supporto e per effetto della rivoluzione dell’IoE, necessitano sempre più dell’intelligenza che li aiuti a farlo. La nostra visione, come Intel, è che i molti oggetti che oggi non possono, per motivi di costi e dimensioni, avere un’intelligenza integrata ed essere connessi al web, in futuro lo saranno grazie alla progressiva combinazione di due fattori cardine: calcolo e comunicazione.” I processori, in altre parole, non solo forniranno capacità di calcolo e quindi intelligenza alle cose, ma faciliteranno ancora di più lo sviluppo di oggetti capaci di collegarsi alla rete e, quindi, di comunicare con altri device e sistemi.

“Nel futuro per noi questo vorrà dire diverse cose. Prima di tutto investire sull’evoluzione delle CPU e continuare a sviluppare processori standard, quindi con architettura X86, con l’aggiunta della possibilità che gli oggetti si connettano a internet.” Ma vorrà dire, anche, prestare grande attenzione a che tali unità intelligenti possano essere gestite da software standard perché, spiega Stragapede: “chi sviluppa applicazioni possa portare la propria esperienza, fatta su pc, anche su queste nuove piattaforme. D’altra parte per rendere intelligenti oggetti di natura diversa, l’unica strada è quella della standardizzazione. Solo così si potrà sviluppare l’IoE.”

E sullo sviluppo dell’Internet of Everything, sono in tanti a scommettere: Intel, ad esempio, lo ha implicitamente riconosciuto negli ultimi risultati finanziari: “Intel vede nell’IoE – spiega Stragapede – un’opportunità di crescita assai rilevante tanto da aver esplicitato nel suo bilancio, per la prima volta in assoluto, una voce di business dedicata.” Voce che nei recenti risultati finanziari si attesta al 19%: il fatturato del gruppo che gestisce il mondo dell’IoT ha fornito un contributo al business di Intel di circa 2 miliardi di dollari. “Sono numeri già rilevanti per un’ area che sta crescendo adesso e che si svilupperà ancor più in futuro. E rappresenta comunque il 19% in più di quanto fatto nel 2013.”

Nel futuro di Intel alle prese con l’IoE si incontrano anche oggetti concreti,  legati al prossimo boom dei wearable device. Se è vero che l’azienda non ha interessi diretti nel produrre oggetti intelligenti finiti, è pur vero che bisogna far vedere al mercato cosa si può fare con l’IoE oltre i software, oltre le CPU. E l’unico modo è sviluppare progetti che possano accelerare alcuni ambiti industriali, e realizzare anche prodotti concreti che stuzzichino l’interesse. Vale certamente per tutto il mondo dell’IoT: soluzioni industriali, domestiche, di sicurezza. Ma recentemente è sui wearable che si punta moltissimo. “Al Ces – ricorda il Direttore Generale Intel Italia – abbiamo annunciato una nuova CPU altamente miniaturizzata, Curie, pensata per i wearable, ma già sono sul mercato cuffiette intelligenti realizzate con SMS Audio, che hanno la capacità di misurare alcuni parametri vitali come il battito cardiaco. Abbiamo anche Mica, bracciale intelligente di alta gamma in USA, pensato per il target femminile del lusso.” E non mancano le acquisizioni come quella di Basis, azienda che sviluppa orologi intelligenti.

Di device, wearable e del futuro dell’IoE con un occhio alla centralità delle persone, si parlerà nel corso della seconda edizione dell’Internet of Everything Italia Forum di Cisco Italia, organizzato in collaborazione proprio con Intel, che andrà in scena il 28 gennaio a Milano: un’occasione unica: “perché in una giornata si può avere davvero la visione di dove l’IoE stia andando e di come cambierà la vita dell’industria e di tutti noi.”

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