Gartner: app e contenuti trainano il boom dei mobile data

Il traffico dati in mobilità è  previsto in continua crescita: nei giorni scorsi è stata Cisco a inquadrare un mercato che, al momento, non conosce rallentamento: nel 2014 l’88% del traffico dati mobile globale è stato “smart”, con funzionalità avanzate di elaborazione/multimediali e una connessione almeno 3G; tale dato è destinato a crescere fino al 97% entro il 2019.

A poche settimane dal Mobile World Congress 2015, Jessica Ekholm, research director di Gartner, analizza cosa effettivamente sta determinando il boom del traffico dati mondiale, andando a identificare nelle app e nei contenuti i veri driver alla richiesta di dati in mobilità.

Il traffico dati mobile continuerà a mostrare una crescita a due cifre anche nel 2015” spiega “Gartner prevede che il traffico cresca 59% questo anno. Reti nuove e più veloci con sempre maggiori utenti e reti 3G e 4G più accessibili, contribuiranno ad aumentare il traffico di dati. Tuttavia, sono le applicazioni mobili, e in particolare le applicazioni video mobile a trainare il settore: sebbene velocità e l’affidabilità della rete sono le priorità per molti clienti di telefonia mobile, sono le applicazioni e i contenuti a guidare davvero tali volumi di traffico.”

Dati Gartner

 

E tra i contenuti, sono i video in mobilità a farla padrone: “secondo i dati che abbiamo raccolto da vari operatori di telefonia mobile” dice Jessica Ekholm, “suggeriscono che i mobile video generino ben il 50% di traffico di tutti i dati mobili.” Degna di nota anche la crescita del numero di utenti di servizi  di video-chiamate: in termini di traffico, cinque minuti di videochiamate su FaceTime su 3G utilizza fino a 15 MB di dati. Dati minimi se presi singolarmente ma enormi se moltiplicati su milioni di chiamate complessive.  una piccola quantità Tuttavia, come ci sono molti utenti, l’importo totale collettivo può essere grande. Un ruolo importante lo ha anche la musica in streaming via mobile anche se “c’è molta differenza” nota Ekholm “tra i vari servizi: ascoltando musica su Spotify si possono consumare molti più dati di ci fa lo stesso su Pandora.”

Tutto questo vuol dire che la quantità di tempo che i consumatori spendono su Internet, sia tramite telefono cellulare, tablet o PC, continuerà ad aumentare. I content service provider dovranno quindi concentrarsi “sulla creazione di nuovi tariffari e dovranno inoltre perfezionare i servizi che già offrono, con un focus sulla creazione di esperienze più ricche, più coinvolgenti e più personalizzate.”

Stesso “upgrade” dovranno fare gli sviluppatori di applicazioni che dovranno affinare la loro attenzione sulla commercializzazione e alla trasparenza delle loro applicazioni. “La ricerca di Gartner indica che anche se le persone benestanti e tradizionalmente early adopters sono i principali utilizzatori delle nuove tecnologie e dispositivi, sono quelle meno abbienti a fare il maggior uso di applicazioni mobili.”
Insomma, tempi duri per CSP e sviluppatori se, a fronte di un crescente consumo di dati in mobilità, non aggiorneranno l’esperienza che servizi e prodotti offrono agli utenti.

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