Google lancia Compare, sito di comparazione prezzi delle assicurazioni auto

Google ha annunciato l’introduzione di una versione americana del suo Google Compare, sito di shopping che realizza comparazioni dei prezzi del mercato assicurativo delle auto, che opera in Gran Bretagna già da due anni. Il sito, che è fondamentalmente un motore di ricerca per assicurazioni, è l’ultimo entrato nel campo sempre più affollato dei siti di comparazioni commerciali. Il sito partirà in California e si concentrerà sulle assicurazioni auto: basterà inserire informazioni come il nome e il numero della patente di guida del conducente, e il sito fornirà preventivi in ​​pochi minuti. Se verrà finalizzato l’acquisto della polizza, Google riceverà una percentuale da parte degli assicuratori. Quando Google Compare arriverà anche su altri Stati, introdurremo anche valutazioni e recensioni, nonché il supporto di agenti locali” spiega Google.

Perchè un servizio di questo tipo? Lo spiega lo stesso colosso: “che si tratti di acquistare l’assicurazione auto giusta o trovare la migliore carta di credito, la gente vuole un modo semplice per capire e confrontare prodotti finanziari on-line.” Secondo dati interni Google “quando si tratta di acquistare l’assicurazione auto, l’80% degli automobilisti ritiene che potrebbero trovare una policy migliore potendo confrontare più di due fornitori. Ecco perché stiamo introducendo Google Compare.”

Entrare nel mercato assicurativo, spiegano gli esperti, non è stato facile per il colosso, un settore fortemente regolamentato: la società ha acquisito le licenze statali per vendere assicurazioni e ha stretto le partnership con i siti di assicurazione come CoverHound, un’agenzia online a San Francisco, e CompareNow.com, un portale di confronto prezzi sempre negli Stati Uniti, che è di proprietà di Admiral Group, assicuratore britannico.

Ma se è vero che Google ha firmato importanti accordi con assicuratori come MetLife e Mercury Insurance, molti attori principali, che spendono miliardi di dollari all’anno in pubblicità direttamente verso i consumatori, rimangono cauti con Google. Di certo, spiega il New York Times, a preoccuparsi sono i mediatori che per decenni hanno rappresentato la spina dorsale del commercio delle assicurazioni. Siti di confronto come Google che consentono ai clienti di acquistare direttamente dagli assicuratori, dando persino uno sconto, tagliano fuori gli agenti e le loro commissioni.

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