Apple Watch e nuovo Macbook: le prime reazioni tra entusiasmi e perplessità

Ieri si è svolto il nuovo keynote di presentazione dei prodotti Apple a San Francisco: “Spring Forward”. Un nome che evoca un balzo in avanti, una primavera di rivoluzioni tecnologiche, carica di promesse ed aspettative. Le rivoluzioni sono quelle che è lecito aspettarsi dalla casa che fu di Steve Jobs che ad ogni keynote sembra essere chiamata a dettare le regole di ciò che saranno le innovazioni nel prossimo futuro, ma anche a fare da giudice su cosa è obsoleto e cosa no.

Due sono stati i prodotti che hanno destato maggior “rumore” e articoli di riviste specializzate, opinioni di esperti e “recensioni”, che vanno da quelle entusiastiche a quelle invece che esternano più di qualche perplessità: si tratta dell’Apple Watch e di quella che è stata definita da più voci la vera star dell’evento, il nuovo Macbook.

Apple Watch, caratteristiche, entusiasmi ma anche perplessità

Il prodotto sarà disponibile dal 24 aprile ma sarà possibile prenotarlo dal 10 dello stesso mese. L’orologio  intelligente di Cupertino sarà venduto in tre versioni differenti e ognuna di esse potrà essere scelta con diverse dimensioni dello schermo. I prezzi sono variabili a seconda delle versioni e della dimensione del quadrante.

La versione più economica è la “Sport”, che ha un involucro di alluminio e parte da circa 349 dollari per il modello dallo schermo piccolo e 399 dollari per il modello più grande. Immediatamente dopo troviamo l’Apple Watch in acciaio inox e parte da un costo di 549 dollari (schermo piccolo) o 599 dollari (schermo grande); la versione più costosa avrà un costo di 1.049 dollari. (l’Apple Watch ha il maggior numero di feature e i prezzi variano in base a quelli selezionati.

Infine c’è l’”Apple Watch Edition”, il modello che ha destato probabilmente maggior scalpore e perplessità, realizzato in oro 18 carati. Il modello parte da 10.000 dollari e potrà essere venduto solo in negozi selezionati di fascia alta; la versione più costosa di questo modello sarà di circa 17.000 dollari.

È probabile che la nuova suite di prodotti Apple, Watch compreso, possa dare un impulso concreto rafforzando la fidelizzazione degli utenti al marchio e destando l’interesse degli utenti Android che non sono soddisfatti delle offerte dei wearable finora disponibili: questa l’opinione riportata da Silicon Valley di Carolina Milanesi, direttore della ricerca e responsabile dell’area Stati Uniti presso Kantar Worldpanel ComTech, una società di ricerche di consumo.

Altri analisti hanno invece manifestato preoccupazione e scetticismo: tra tutti Bob O’Donnell di TECHnalysis Research si chiede: “ci sono abbastanza persone disposte a fare questo acquisto aggiuntivo solo per la capacità di fare cose che, francamente, si possono già fare con il telefono?” Inoltre, dopo aver testato l’oggetto, O’Donnell ha dichiarato di aver provato una certa difficoltà a leggere le informazioni sul quadrante: “È chiaramente progettato per un pubblico più giovane, ma le ricerche sostengono che i più giovani tendono a non indossare orologi.”

Secondo un’analisi del Guardian, che guarda il prodotto attraverso la lente del mercato del lusso, “le persone amano il nuovoe il più nuovo, più emozionante orologio del momento è senza dubbio l’orologio Apple. Il prodotto non può certo avere l’eredità dei vecchi brand – non è associato a James Bond, o a JFK o a Elvis – ma in questo momento non importa.

Alcuni retailer di orologi di lusso non sembrano però delle stessa opinione e hanno mostrato qualche perplessità per il prodotto, in particolare per la versione costosa: “si spendono tutti quei soldi oggi e in due anni di Apple decide di far uscire sul mercato una nuova versione: cosa farne del primo una volta che diventa obsoleto?” ha commentato Christine Campbell, proprietaria di Crimson Mim, boutique femminile in Los Altos. “Non è come avere un Rolex che si può tramandare a figli e nipoti. Un Apple Watch non ha lo stesso valore in termini di heritage”.

Apple Macbook: tra USB-C, leggerezza e Wired US che lo trova “ridicolo”

Nel keynote è stato svelato anche il nuovo “Macbook” (non Air, solo “Macbook”) che ha una serie di caratteristiche nuove rispetto alla versione Air precedente: presente solo una versione con schermo a 12 pollici 2304 x 1440 (Retina Display); estremamente sottile che nella sua parte più alta raggiunge appena 13,1 millimetri; novità anche per tastiera e trackpad, completamente rinnovate entrambi con tasti più grandi per la prima e quattro sensori per il secondo.

La novità più clamorosa di tutti e che lascia molti discutere è quella della presenza di unico connettore (ed un’unica porta) per tutto: dall’alimentazione alle uscite video, tutto passa per l’USB-C che è situata sulla parte laterale del nuovo mac.

Le reazioni a questo nuovo prodotto sono state tante e varie e non ultima quella di Wired US che ha scritto: “non si tratta di un aggiornamento incrementale ma di una macchina totalmente diversa, per un diverso tipo di persona. Il prodotto è anche anche un po’ ridicolo”. Wired US ha anche testato il MacBook secondo l’ottica dell’user experience: “ho subito odiato con i tasti. Non c’è praticamente nessuna sensazione e nessun movimento. Non è molto diverso dalla sensazioni che si hanno su un touchscreen. Inizialmente ho provato la stesso per il nuovo trackpad, che è sostanzialmente identico, tranne che per la nuova capacità di percepire i diversi livelli di pressione” e questo ha creato qualche difficoltà nei primi minuti di utilizzo.

Dieter Bohn su The Verge è invece stato più entusiasta: “così leggero che quando l’ho sollevato non riuscivo letteralmente a crederci”. Inoltre The Verge definisce la porta USB-C “un sogno impossibile” che aleggia nel settore dell’informatica da oltre 30 anni e che adesso il colosso di Cupertino è riuscito a realizzare: quello di avere un’unica porta per tutto.

Molto più critico sulla nuova porta è invece Matt Burns su TechCrunch, che segnala una certa preoccupazione all’idea che Apple possa essersi spinta troppo in là: “Una singola porta, una sola che carica il computer assieme a tutte le altre funzionalità, potrebbe costringere il consumatore a rivolgersi ad altri dispositivi pur di  mantenere un approccio più familiare”.

In conclusione, i nuovi prodotti di punta del colosso di Cupertino non lasciano indifferenti e, come al solito, dividono opinionisti e analisti. Solo il tempo, o meglio, solo l’andamento delle vendite e le dichiarazioni di fatturato potranno essere davvero rivelatori sull’incisività dei prodotti di Apple. Quello che è certo è il Watch di Apple punta anche ad un’altro mercato, quello del fashion, terreno decisamente nuovo e delicato; inoltre il Macbook è in realtà un prodotto nuovo, pensato per un’altra categoria di utente che ha esigenze differenti rispetto ai possessori dei precedenti Mac.

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