Nessuna ipotesi di separazione della rete di Telecom. Lo hanno ribadito ieri sia l’a.d. del Gruppo telefonico Marco Patuano che il Governo attraverso il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli, che ieri ha allontanato definitivamente anche il possibile switch off della rete in rame del Gruppo, ipotesi trapelata prima del varo del Piano del Governo per la banda ultralarga: “scorporo e switch off – assicura Giacomelli – sono termini che non sono neppure pronunciabili”.
Occasione per alimentare il dibattito su questi temi sono le audizioni, convocate in contemporanea alla Camera e al Senato, dell’a.d. di Telecom e del sottosegretario con delega alle tlc. Patuano ne approfitta per ribadire che “ad oggi non vediamo la necessità di separare la rete”, anche perché la posizione di Telecom è che “la rete debba essere neutrale più che societarizzata“. E conferma la presenza di trattative sui contenuti, dopo la partnership con Sky: Telecom ha “conversazioni in corso con Mediaset, con Netflix e con altri operatori, la nostra piattaforma è aperta”. Infine, Patuano evidenzia la lotta impari con gli over the top (come Facebook, Google e Whatsapp) e chiede, almeno a livello europeo: stesso servizio, stesse regole. Per quanto riguarda Whatsapp, per esempio, Patuano ha ricordato che si tratta di un servizio non intercettabile, quindi se la magistratura vuole acquisire una conversazione tra due utenti italiani deve fare una rogatoria internazionale, mentre gli operatori telefonici devono sostenere “un sacco di costi” per organizzare il sistema delle intercettazioni. Per quanto riguarda Facebook, invece, la differenza sta nella possibilità di ‘profilarè, cioè identificarne gusti e interessi, il cliente e quindi veicolare la pubblicità mirata: “Io non posso farlo, altrimenti vado in galera”, ha chiarito Patuano. Per questo, l’ad di Telecom spinge perché “se non a livello mondiale, almeno a livello europeo, vengano definite regole comuni che valgano per tutti”.
Telecom assicura anche sintonia con nuovo Piano del Governo sulla banda ultralarga: il piano industriale 2015-17 di Telecom “è sinergico e si integra perfettamente con le misure e gli obiettivi del Governo”, dice il presidente Giuseppe Recchi.
Sul Piano varato la scorsa settimana dal cdm è tornato a parlare anche oggi il sottosegretario Giacomelli, rivolgendosi nuovamente agli operatori: “Aspettiamo e sollecitiamo risposte più ambiziose di quelle che abbiamo visto da parte dei privati”, ha detto Giacomelli, spiegando che non si tratta di fare beneficienza, ma di immaginare un processo di sviluppo. “Abbiamo immaginato di realizzare una rete a prova di futuro”, ha aggiunto il sottosegretario evidenziando come Metroweb debba farsi “parte attiva” del Piano: “avrà un ruolo da protagonista rispettando i piani di tutti i privati, purché i privati non pensino di avere una sorta di diritto di veto per impedire la realizzazione del piano, questo non è possibile“.
Facebook Comments