General Electric ha annunciato un accordo con Qualcomm, intesa che mira a ridare nuova linfa al suo tradizionale core business grazie all’Internet of Things applicato a sistemi di illuminazione intelligenti. Per effetto dell’accordo GE, infatti, offrirà nuovi modi per connettersi agli smartphone degli acquirenti attraverso tecnologie direttamente incorporate nelle lampadine a LED. Produrrà, anche, una lampadina a LED compatibile con la piattaforma HomeKit di Apple.
In termini di uso, spiega GE, tali sistemi inseriti in ambienti retailer permetteranno di individuare la posizioni degli acquirenti per poter personalizzare la loro esperienza in-store. La tecnologia incorporata nelle nuove lampade LED determinerà, infatti, l’invio di impulsi per “parlare” con smartphone e tablet degli acquirenti. Ciò permetterà ai commercianti, in tempo reale, di analizzare e incrociare le informazioni in loro possesso e veicolare suggerimenti, informazioni su articoli, ma anche offerte speciali o buoni. “Oggi i consumatori vogliono una esperienza personalizzata in tutto, dalle notizie che leggono, ai giochi con cui passano il tempo libero, ai prodotti che acquistano, e si aspettano che la personalizzazione sia guidata dalla tecnologia“, ha dichiarato Jeff Bisberg Global General Manager di GE Lighting. “Grazie a Qualcomm, GE sta sfruttando la potenza della nostra illuminazione a fini commerciale per dare i rivenditori l’opportunità di creare una migliore esperienza per gli acquirenti in modo sicuro, nel rispetto della loro privacy”.
La mossa di General Electric, spiega Beth Comstock, che guida l’unità di Business Innovation di General Electric, rappresentan perfettamente il “desiderio dell’amministratore delegato di GE Jeff Immelt, sempre più propenso a sposare software e sistemi di analisi alle attrezzature industriali di GE, che l’azienda chiama “Industrial Internet.”
Quello che è certo è che, in tempi di IoT, il mercato dell’ “illuminazione intelligente” è al centro dell’attenzione di molte imprese di settore che vedono nuove opportunità di business ma anche di molta nuova concorrenza per gli attori storici del comparto.
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