Spotify: ricavi in aumento del 45% ma conti ancora in rosso

Spotify, la popolare società di streaming musicale, l’anno scorso ha registrato un forte aumento delle entrate, ma nonostante questo i suoi conti sono ancora in rosso a causa degli ingenti investimenti passati: a dichiararlo è il direttore di Spotify Technology SA.

Spotify, secondo fonti vicine all’azienda, ha registrato una perdita netta di 162 milioni di euro, a fronte di una perdita netta di 55 milioni nell’anno precedente: i ricavi totali sono infatti saliti del 45%, arrivando a toccare quota 1,8 miliardi di euro, rispetto ai 747 milioni nello stesso periodo dell’anno prima.

Come riporta il WSJ, la società ha dichiarato di aver investito moltissimo lo scorso anno per poter sviluppare applicazioni mobile, allo scopo di lanciare il suo servizio in nuovi paesi come il Canada e il Brasile. Grazie anche a queste espansioni, la base di utenti attivi è balzata a ben 60 milioni di utenti totali (tra cui 15 milioni di abbonati al servizio Premium), contro i 36 milioni di utenti totali dell’anno precedente.

Secondo quanto ha dichiarato un portavoce, l’azienda è riuscita a mantenere un tetto di fee commerciale abbastanza conveniente per le etichette discografiche, in modo da incentivarle a mettere a disposizione la loro musica sulla piattaforma: si stima infatti che ogni giorno vengono aggiunte nel database un numero di canzoni nell’ordine dei migliaia.

Nonostante questo però, i costi delle royalty e le spese di distribuzione sono aumentati allo stesso ritmo delle entrate, salendo a 882 milioni di euro alla fine del 2014, rispetto ai 603 milioni dell’anno precedente.  In aggiunta a questi numeri, Spotify ha precisato che non intende fermare i suoi investimenti ed è intenzionata a sviluppare nuovi prodotti.

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