Android Pay, Google Foto e Brillo: tutte le novità annunciate da casa Google

Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi ieri Google, nell’evento inaugurale della dedicata agli sviluppatori, ha svelato le novità con cui sfida Apple e non solo. Si parte dai numeri: dal palco del Moscone Center di San Francisco, Sundar Pichai, senior vice-president of products di Google, ha snocciolato qualche dato che dà la dimensione della piattaforma del “robottino verde“: l’anno scorso 8 telefoni su 10 consegnati nel mondo erano basati su Android, un miliardo gli utenti.

Tante le novità annunciate. Si parte da Android M, la nuova versione del sistema operativo mobile, di cui è stata data un’ampia anteprima. La più importante è Android Pay, finalmente svelato dopo tante indiscrezioni. Il sistema per i pagamenti sfida direttamene quello di Apple, anche perché basato sulla stessa tecnologia Nfc (Near Field Communication) che permette di effettuare transazioni avvicinando il telefono ad appositi lettori. Con Android Pay inoltre i pagamenti si autorizzeranno con l’impronta digitale e avverranno senza dover aprire “app” a parte. Android M avrà poi un nuovo sistema per gestire i permessi richiesti dalle app, fornirà una migliore esperienza del web con link che si apriranno “dentro” le applicazioni.

Nel corso dell’evento Google ha confermato una delle tante indiscrezioni circolate nelle settimane scorse: si tratta di una piattaforma dedicata alle foto, separata da Google+, con possibilità di archivio di immagini e video “illimitata e gratuita”. Si chiama Google Foto ed è disponibile per dispositivi Android, iOS di Apple e per il web, anche in Italia. “Nel corso della storia il genere umano ha scattato miliardi di fotografie – ha spiegato Anil Sabharwal, responsabile di Google Foto – e un altro trilione verrà scattato nei prossimi 12 mesi. Ma più foto scattiamo e più video giriamo, più diventa difficile rivivere quei ricordi. Foto e video sono disseminati tra telefoni, vecchi computer, hard disk e servizi online (che regolarmente esauriscono lo spazio)”. “Google Foto – aggiunge – è uno spazio privato e sicuro per tutte le vostre foto“, disponibile su ogni dispositivo. La piattaforma – una sfida diretta al servizio “Foto” da poco rinnovato da Apple – avrà una possibilità di archivio illimitata, di foto e video, e sarà gratuita. Tante le funzioni che caratterizzano il servizio: Google Foto catalogherà automaticamente le foto basandosi sulle persone ritratte, sui luoghi. Tutte informazioni, sottolinea Sabharwal, “saranno private”, disponibili solo a chi le scatta. Gli utenti avranno a disposizione strumenti per creare facilmente collage e video e un “assistente” che li aiuterà nelle composizioni più complesse. 

Altre novità riguardano Google Now, l’assistente personale online, fortemente potenziato e,con “Tap Now”, diventa ancora più efficiente e intuitivo. Nelle case “smart” Google si era già affacciata l’anno scorso acquistando Nest, la società che realizza termostati connessi, ma con l’annuncio di oggi il colosso californiano vi entra con passo da gigante. La rivoluzione porta il nome di Project Brillo, in pratica una versione ad hoc di Android per l’Internet delle Cose che farà parlare tra di loro gli oggetti domestici “connessi”, dal frigo alla lavatrice. Arriverà nel terzo trimestre e sarà seguita da “Weave”, un protocollo di comunicazione per i dispositivi connessi.

Non sono mancate novità anche per il salotto di casa, Pinchai ha annunciato che sono state vendute 17 milioni di chiavette Chromecast e la nuova partnership con HBO Now, e per il tempo libero con la collaborazione con GoPro.

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