Il 65% delle app per #IoT genera reddito: ecco i dati Harbor Research

Progress e Harbor Research hanno recentemente annunciato i risultati di una indagine sul mondo dell’Internet of Things che va a porre la sua attenzione, tra i molti temi, sul vasto mondo delle app per l’IoT che pare dia soddisfazioni agli sviluppatori coinvolti. Secondo gli intervistati il del 65% delle applicazioni IoT attualmente in produzione genererebbero, infatti, reddito reali. I risultati dello studio rivelano anche che gli sviluppatori si aspettino che questa cifra salga all’80% entro il 2018.

L’indagine, svoltasi tra gennaio e febbraio 2015, ha coinvolto 675 sviluppatori di applicazioni intervistati in diversi paesi del mondo: Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia, Svezia, Olanda e India. Degli intervistati, il 45% sta sviluppando applicazioni IoT: gli Stati Uniti stanno sviluppando il più alto numero di applicazioni per l’internet degli oggetti (58%), seguiti da Paesi Bassi (50%) e Germania (43%).

Previsioni  verticali
Secondo gli sviluppatori sono quattro i comparti principali da tenere in considerazione nel mercato delle app: smart home (19%), wearable device (13%), automotive (11%) e sport / fitness (11%), che sono i mercati oggi primari e sono anche le industry che registrano le più alte revenue. Il settore pubblico è in fondo della lista (4%).

Un cambiamento è previsto nei prossimi tre-cinque anni, con gli sviluppatori di app che si aspettano attenzione anche sul tema dell’assistenza sanitaria (14%), delle smart city (13%) e ancora dell’automotive (12%), da considerare come i primi tre settori per lo sviluppo di applicazioni IoT e per profitti.

Preferenze di tecnologie e linguaggi

Gli sviluppatori hanno citato Android come il miglior sistema operativo (OS) per la realizzzione di applicazioni per dispositivi dell’internet degli oggetti (29%), seguito da Windows (24%), Linux (21%) e iOS (16%). Java si rivela la più famosa piattaforma / linguaggio utilizzato per raccogliere e integrare i dati lato server (55%), seguita da PHP (17%) e Node.js (12%).

Sicurezza, Privacy dei dati e le sfide dei dati

Gli sviluppatori di tutto il mondo hanno indicato che la sicurezza e la privacy, la riservatezza dei dati e la protezione da attacchi dannosi, nonchè in generale il tema della gestione dei dati, come le principali sfide poste alla progettazione, implementazione e coinvolgimento dei clienti con le applicazioni IoT. Hanno anche confermato queste sono le sfide più grandi per monetizzare tali applicazioni. Gli intervistati credono ritengono, infine, che i fornitori commerciali (31%) e la comunità open source (24%) abbiano il maggior potere per aiutare a superare queste sfide mentre ripongono poca fiducia nel potenziale contributo da parte del governo (8%) o degli organismi di settore (7%).

Ovviamente, anche se il settore è promettente, gli sviluppatori di app per l’IoT hanno molti dubbi: a fronte di un 77% di intervistati che considera la possibilità IoT emozionanti, tanti non hanno, o sono incerti, la tecnologia necessaria oggi per mantenere le aspettative dell’IoT e molti sentono di non avere ancora le competenze e risorse necessarie per essere competitivi.

“Il numero di oggetti connessi esploderà. La nostra ricerca mostra come gli sviluppatori stiano scommettendo a lungo termine nell’industria e nelle app IoT anche come base per la generazione di reddito. Hanno solo bisogno degli strumenti tecnologici giusti per raccogliere, analizzare, utilizzare e gestire i dati contestuali dell’internet degli oggetti per massimizzare questa opportunità, sia da un punto di vista creativo che di entrate. Con il giusto approccio, gli sviluppatori possono trasformare le loro grandi idee in realtà di business, aiutando a definire l’IoT e il suo futuro “, ha dichiarato Mark Armstrong, Vice Presidente e Amministratore Delegato EMEA di Progress.

 

 

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