Apple come Google: anche Cupertino nel business degli operatori mobili virtuali

Apple nei prossimi anni potrebbe ulteriormente ampliare il suo raggio di azione e diventare un operatore mobile virtuale: secondo una indiscrezione rilasciata in queste ore da Business Insider, il colosso di Cupertino sarebbe già in fase di trattativa, seppure molto iniziale, con telco Usa e anche con aziende di telecomunicazione europee. Come in altri casi simili, Apple diventerebbe di fatto un operatore alternativo ai tradizionali, offrendo pacchetti di abbonamento voce e dati per i propri utenti iPhone e iPad, con tariffe proprie calcolate sulla base del noleggio della rete cellulare altrui.

La strategia prescelta sarebbe quella del carrier MVNO tramite, probabilmente, la Apple SIM card già usata in alcune versioni di iPad Air 2 e iPad Mini 3 ma il condizionale è d’obbligo su diversi fronti, come sostiene la stessa Business Insider.

I colloqui non sarebbero garanzia di uno sbarco certo di Apple sulla piazza MVNO: le strategie dei tech giant spesso prevedono test e sperimentazioni che non necessariamente vedono la luce con servizi effettivi e di larga diffusione. E anche se l’indiscrezione si rivelasse essere fondata, i tempi non saranno brevi: almeno cinque anni prima che possa essere stipulato il primo contratto effettivo con gli utenti. Quello che però fa intendere che Apple punti su qualcosa in più di un test non è solo l’acquisto, riportato in passato da TechCrunch, di un brevetto per servizi MVNO già nel 2006, ma anche i diversi tentativi che Apple già sta realizzando proprio con la già citata Apple SIM.

Apple non è il primo colosso tech a guardare con interesse al panorama della telefonia: anche Google, con Project Fi, sta entrando a pieno titolo nel business degli operatori mobili virtuali.

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