VPA, #IoT e sistemi di autenticazione: le sfide del personal cloud secondo Gartner

Il cloud “personale” sta assumendo un peso crescente nelle abitudini delle persone. Lo sostiene Gartner secondo cui il fenomeno è in crescita e rappresenta il futuro sia della sfera più privata degli utenti che della loro sfera lavorativa.

Per “personal cloud” i ricercatori intendono l’uso che gli individui fanno, in logica convergente, di contenuti digitali, servizi e app in modo trasparente rispetto ai device utilizzati. Il cloud personale, spiegano, non è una entità tangibile ma la realizzazione di 4 differenti esperienze nelle quali gli utenti salvano, sincronizzano, diffondono e condividono contenuti, spostandosi da una piattaforma all’altra, da uno schermo all’altro e anche da una location all’altra. Fondato su app e servizi interconnessi, il personal cloud riflette, e in qualche modo modella, le aspettative dei consumatori su come la prossima generazione di servizi informatici funzioneranno. “Il cloud personale è l’unione di contenuti, servizi e strumenti che gli utenti mettono insieme per riempire i loro bisogni legali alla vita digitale su ogni tipo di device” spiega Stephen Kleynhans, research vice president di Gartner. “Ogni personal cloud in questo senso è unico: in prospettiva già vediamo continue molti cambiamenti che arriveranno dal mescolarsi sempre più frequente, di tool digitali e informazioni personali e corporate nelle vite degli utenti.” Tanto che: “Entro il 2018, il 25% delle grandi organizzazioni avrà elaborato strategie esplicite per rendere la user experience degli ambienti informatici corporate simili a quelli orientati al segmento consumer.”

La prossima “ondata” di personal cloud sarà influenzata da tre trend chiave, secondo Gartner. Ecco quali.

Virtual personal assistant: saranno la chiave di accesso al cloud personale e saranno sistemi che avranno un ampio accesso sia alle informazioni personali che quelle lavorative delle persone, rappresentando quindi una potenziale minaccia per la sicurezza del posto di lavoro e delle imprese. Gli assistenti personali virtuali, diffusi su piattaforme iOS e Android, infatti, hanno accesso potenziale anche a quelle informazioni corporate, riunioni di lavoro, viaggi di lavoro, ma anche documentazione, che le imprese temono sempre più possano essere, anche involontariamente, divulgate. Secondo Gartner, i VPA evolveranno fino ad avere diversi contesti: quello personale, aziendale e forse anche uno di gruppo. Questa distinzione permetterebbe alle funzioni IT di esercitare un certo grado di controllo almeno su uno dei contesti, quello più prettamente di lavoro, lasciando libertà per gli altri agli utenti.

IoT e wearable amplieranno esponenzialmente la portata di ogni personal cloud e apriranno nuove sfide per i manager nel supervisionare il rispetto di sicurezza e privacy. Con l’emergere di sensori, beacon e tecnologie wearable, gli utenti stanno connettendo progressivamente il mondo fisico nei loro personal cloud e questo flusso di dati in real time finirà per rendere meno netta la distinzione tra ciò che è “di lavoro” e ciò che è privato. Si porrà quindi sempre più la necessità stingente di trovare soluzioni per la gestione di privacy e sicurezza.

Le tecnologie per autenticazioni forti diventeranno sempre più critiche nel personal cloud come parte di una più ampia strategia di protezione. Si tratta però solo di uno dei tanti step verso approcci di lungo periodo a garanzia di sicurezza per tutti, utenti e imprese. Col tempo questa situazione cambierà e l’identità risiederà nel device grazie a metodi multifattori, usati per stabilire sessioni sicure attraverso diversi servizi.

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1 COMMENT

  1. Bueno al grano…quan vinguis a BCN…. hem portes un potet d&vu017;aq8est
jajajajVaja…#aja mira que he vist de vegades el speculos aquest (pq es el mateix o no) i no tenia ni idea de que estava fet…el coriandre amb pols, es sec, es comprat o es fet per tu???

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