Facebook lancia Signal: le principali notizie di tendenza in tempo reale per i giornalisti

Nelle scorse ore Facebook ha rilasciato una nuovo strumento informativo chiamato Signal pensato appositamente per i giornalisti. Il colosso, infatti, punta sempre più a “rendere Facebook una parte integrante del loro processo di raccolta e selezione delle notizie fornendo l’accesso a trend, foto, video e messaggi su Facebook e Instagram per usarli nelle loro attività di storytelling e reporting” ha spiegato Andy Mitchell, Director of Media Partnerships a Facebook.

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Si tratta di un servizio che permette, in sostanza, di accedere a veri e propri newsfeed variamente assortiti di contenuti pubblici: oggi, oggetti come i i Trending Topic sono influenzati dagli interessi dei profili degli utenti incluse le pagine su cui si esprimono like e con i quali si stabilisce engagement. Signal, quindi, offre ai giornalisti una panoramica di quali sono i trend per mezzo dello strumento Trending Now. E ancora permette di identificare quelle notizie o item che hanno appena iniziato la loro corsa verso la viralità: questo grazie a un altro tool chiamato Emerging Trends.
Ogni post di Facebook, ogni immagine o video di Instagram trovati su Signal, spiega Mitchell, possono essere facilmente salvati in collection personalizzate per un uso successivo in un CMS o per l’integrazione con i pacchetti di grafica per i broadcaster. Infine, i giornalisti possono facilmente incorporare post di Facebook e Instagram nei loro servizi o articoli semplicemente selezionando e copiando il codice di embed di ogni post. E gli uffici stampa possono usare le API di Signal per alimentare l’attività di content curation sui loro siti.

Facebook non smette, quindi, di parlare ai giornalisti: solo una settimana fa ha aperto la sua app Mention a tutti i profili verificati, permettendo a loro e alle celebrità di trasmettere video in live streaming e creare post visualizzabili dai loro follower. E come nel caso di Mention, anche con Signal il colosso sceglie a priori il target effettivo dei suoi servizi. Secondo alcuni è una mossa che sul lungo periodo potrebbe non pagare ma molta dell’attenzione degli esperti è però volta a capire se, con Signal, Facebook farà un passo in avanti per assomigliare sempre di più a Twitter: ossia fornire ai giornalisti/influencer informazioni sugli eventi più caldi della rete in tempo reale.

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