Ci sono giorni in cui sei dentro alla storia, e vorresti vedere la faccia di quelli che ti avevano detto che non saresti mai entrato nella storia.
Ci sono giorni in cui in cui tutto sembra facile, e vorresti vedere la faccia di quelli che ti avevano detto che sarebbe stato tutto maledettamente difficile.
Ci sono giorni in cui raggiungi il tuo obiettivo, e vorresti vedere la faccia di quelli che ti avevano detto che non avresti mai raggiunto il tuo obiettivo.
Oggi è uno di quei giorni, e non vorrei scambiare la mia posizione con quella di nessun altro essere animato (uso questa metafora perché la descrizione comprende individui che non saprei descrivere in altro modo), perché la soddisfazione di aver raggiunto tutto questo perseguendo un obiettivo in cui ho creduto fin dal primo giorno, e per di più divertendomi, è impagabile.
Oggi comincia la LibreOffice Conference di Aarhus in Danimarca, la quarta della serie dopo quelle di Parigi, Milano e Berna, e forse la più importante in assoluto in quanto celebra non solo la vittoria di LibreOffice sulle altre suite open source, ma anche la consacrazione di LibreOffice come principale concorrente di Microsoft Office (il quasi contemporaneo annuncio di Microsoft Office 16 non è una coincidenza).
Inoltre, è il giorno in cui abbiamo potuto festeggiare insieme alla comunità degli sviluppatori e dei volontari che hanno fatto di LibreOffice quello che è oggi l’annuncio della migrazione della Difesa a LibreOffice.
Associazione LibreItalia sta segnando la strada per l’intera comunità LibreOffice non solo nell’area delle migrazioni, ma anche in quella della comunicazione verso il mercato (e soprattutto verso gli esseri animati di cui sopra).
Il fatto di essere stato uno dei fondatori del progetto LibreOffice, della relativa comunità internazionale, e della comunità italiana che si riconosce in LibreItalia non può che riempirmi di legittimo orgoglio.
E’ proprio vero, ci sono giorni…
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