Il futuro del mobile printing sta nella crescita dei mobile worker: i dati IDC

La stampa in mobilità fattore cruciale per le imprese in tempi di BYOD e di accresciuta abitudine a fruire servizi, anche professionali, da smartphone e tablet. Una tendenza che finirà per cambiare le regole del gioco e per ridefinire i processi di gestione di document mangament nel complesso. Lo dicono nuovi dati IDC secondo cui i vantaggi che le aziende otterrebbero sfruttando il mobile printing sarebbero enormi, in virtù del numero sempre più grande di mobile worker – utenti basati in ufficio, sul campo o a casa che utilizzano almeno un device mobile per scopi lavorativi – alle proprie dipendenze. Nella sola America, infatti, si stima che la popolazione dei lavoratori mobili crescerà ad un ritmo costante nel corso dei prossimi cinque anni, passando da 96,2 milioni nel 2015 a 105.4 milioni nel 2020 tanto che, alla fine del periodo di previsione, i lavoratori mobili rappresenteranno quasi tre quarti (72,3%) del totale della forza lavoro Usa. E per l’Italia IDC calcola che già oggi questi rappresentino il 55% (più di 12 milioni di persone) della forza lavoro in Italia e che arriveranno a essere il 73% (17 milioni) nel 2018. 

Stando ai risultati da una ricerca mondiale condotta da IDC, per il 75% degli utenti aziendali il valore di business della stampa da dispositivo mobile è equivalente a quello della stampa da pc. Per il 15% è addirittura superiore. Tra i quattro principali benefici citati dal 32-57% dei rispondenti ci sono la velocità di revisione dei documenti, la customer satisfaction, il numero di transazioni eseguite e infine il numero di nuovi clienti acquisiti. Ma solo il 56% degli utenti appartenenti al campione si dichiara realmente soddisfatto. L’indagine, infatti, rivela che ben il 35% degli utenti smartphone e il 34% degli utenti tablet non riescono a stampare in azienda con una perdita evidente in produttività ed efficienza dell’intera impresa. “Il valore di business della stampa da dispositivo mobile è chiaro, tuttavia l’adozione di questo processo a livello aziendale è ancora poco diffuso e conosciuto”, sottolinea Sergio Patano, research & consulting manager di IDC Italia. “Questo di fatto oggi significa un’enorme perdita di produttività e rendimento per le imprese, e un’occasione di business mancata per i vendor”.

Ma che la stampa mobile sia destinata a crescere è un dato di fatto e lo sanno anche gli intervistati: non solo gli utenti aziendali che già stampano da smartphone e tablet si aspettano di incrementare la quota di documenti stampati da mobile – dal 20% di adesso al 30% in tre anni – ma che l’intero mercato del mobile printing crescerà a doppia cifra nei prossimi tre anni. IDC infine stima che le pagine stampate da smartphone e tablet saranno oltre 240 miliardi nel 2016.

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