Il lancio di IoTItaly aggrega l’industry dell’IoT

Il lancio dell’associazione IoTItaly ha generato un notevole entusiasmo tra le società che operano nell’Internet of Things (IoT) in Italia, tutte accomunate da una consapevolezza: bisogna fare sistema per evitare di perdere le opportunità fornite dall’IoT e bisogna farlo ora.

Come già anticipato nel precedente articolo l’1 ottobre scorso si è tenuta la presentazione di lancio dell’associazione italiana sull’Internet of Things, IoTItaly, durante l’evento Meet IoT di Torino. La presentazione, che è disponibile in italiano a questo link, ha creato molto interesse nei partecipanti e alcuni di essi hanno anche partecipato alla prima riunione a porte chiuse dell’associazione nel corso dell’evento stesso.

Di cosa si è discusso?

Ci si è resi conto che se l’Italia non fa sistema sull’Internet of Things e se non lo fa adesso, rischia di perdere un’occasione da $ 19trilioni in una situazione e in un contesto in cui non se lo può certamente permettere. Diversi i temi in ballo: si tratta non solo di incentivare finanziamenti pubblici nel settore dell’Internet of Things ma di fare in modo che questi finanziamenti siano sfruttati in modo efficiente massimizzandone i possibili vantaggi. Non è un problema di risorse, quindi, ma di come sono investite.

E ancora, dall’incontro è emersa la necessità di creare delle condizioni per cui le aziende vogliano investire in Italia nell’Internet of Things: non si comprende perché multinazionali debbano aprire dei laboratori di ricerca dedicati all’IoT in altri Paesi europei e non pensino di farlo in città quali ad esempio Milano o Torino che non hanno nulla da invidiare a città straniere. Incentivi fiscali per le attività di ricerca nell’IoT e altri vantaggi tributari devono incoraggiare lo sviluppo dell’IoT in Italia.

In sostanza bisogna creare una maggiore consapevolezza delle potenzialità dell’Internet of Things per il nostro Paese e anche dell’effettiva portata dei rischi, ivi compresi quelli in materia di cyber sicurezza attraverso eventi, iniziative e incontri con le autorità pubbliche sia a livello italiano che a livello europeo.

In quest’ottica è emersa l’esigenza di creare una rete internazionale di associazioni locali dedicate all’Internet of Things. I miei colleghi francesi dello studio legale DLA Piper sono tra i fondatori del Carrefour de l’Internet des Objets e il progetto è di creare un network di associazioni dedicate all’IoT in cui sarà inserita IoTItaly con il quale condividere iniziative, eventi e proposte. L’Internet of Things è per sua natura internazionale e le associazioni locali devono contribuire a progetti internazionali.

Che cosa farà IoTItaly nel breve termine?

Le iscrizioni per l’associazione sono ora aperte e si può inviare un’email ad [email protected] per maggiori informazioni. Ma visto che l’evoluzione dell’Internet of Things è vorticosa non possiamo permetterci ulteriori ritardi.

Durante Meet IoT è stata presentata una bozza di contributo di IoTItaly alla consultazione del Garante per il trattamento dei dati personali sull’Internet of Things. La bozza è disponibile sul sito dell’associazione a questo link e tutti i soggetti che vogliono partecipare sono incoraggiati ad inviare i propri commenti e osservazioni sul contributo all’indirizzo email sopra indicato. La scadenza della consultazione è per la fine di ottobre e l’obiettivo è di predisporre una versione finale del contributo da sottoporre al Garante entro quella data.

Nel frattempo stiamo redigendo anche un manifesto degli obiettivi primari che l’associazione vuole raggiungere. Detto manifesto sarà sottoscritto da tutti i membri dell’associazione una volta finalizzato.

In relazione alle ulteriori iniziative, successivamente alla definizione della struttura organizzativa, predisporremo delle proposte comuni da sottoporre alle autorità governative. Tuttavia, l’associazione è alimentata dai propri associati e quindi le iniziative dipenderanno dagli associati e dalle loro capacità di sottoporle agli relativi stakeholder. Il motto di IoTItaly è “united we stand, divided we fall” e quindi ci aspettiamo che l’industry dell’IoT in Italia dia tramite l’associazione la forza propulsiva necessaria per la crescita del settore.

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