Energia, Capgemini: digital transformation cruciale per migliorare servizi e competitività

In Europa le aziende di utility sono chiamate ad affrontare una transizione energetica che determinerà un forte impatto sul loro modello di business ed è qui che entra in ballo la necessaria trasformazione digitale. Lo rileva la diciassettesima edizione del report European Energy Markets Observatory (EEMO) elaborato da Capgemini in partnership con il team Global Research di Natixis, I4CE – Institute for Climate Economics e CMS bureau Francis Lefebvre. Lo studio evidenzia che nel 2015, così come nel 2014, i mercati europei dell’elettricità e del gas sono rimasti molto instabili e che nonostante il rafforzamento dell’Europa dell’Energia annunciato a inizio 2015, le misure che saranno attuate per ripristinare condizioni di mercato coerenti e migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento non sono abbastanza veloci né concrete. Di qui l’urgenza che i fornitori di utility agiscano tempestivamente per raccogliere i frutti della trasformazione digitale. “In questo duplice scenario è imperativo che le aziende di utility attuino la trasformazione digitale in modo rapido e completo – spiega  Antonio Barile, Vice President Energy and Utilities di Capgemini Italia –  in quanto questo consentirà loro di adeguarsi alla situazione dei nuovi mercati e aumentare la produttività. La coincidenza di queste due mutazioni offre ai fornitori di utility la reale opportunità di trasformarsi in aziende di servizi, occasione che devono cogliere al volo”.

L’Osservatorio prende atto dei molteplici cambiamenti nei modelli di business innescati dalla transizione energetica, come ad esempio la produzione distribuita, la gestione complessa della rete elettrica con una quota crescente di energie rinnovabili (smart grid), la gestione della domanda, i “prosumer”, i contatori intelligenti che migliorano la conoscenza dei consumatori da parte degli operatori (data mining), nuove relazioni con i clienti, Internet of Things, ecc. Questi cambiamenti coincidono con la depressione dei mercati all’ingrosso dell’elettricità e del gas e con il drastico calo dei prezzi del petrolio che accentua la flessione dei prezzi di tutti i prodotti energetici.

Infine, come evidenziato dal team Utilities nell’ambito del Global Markets Research di Natixis, “La situazione finanziaria delle aziende di utility rimane difficile e le performance dei loro titoli sono scarse. Molti operatori di settore europei sono fortemente influenzati dalla tendenza al ribasso dei prezzi all’ingrosso. In questo contesto, negli ultimi anni le aziende di utility europee hanno adottato diverse iniziative di rafforzamento del bilancio come la vendita di asset e l’emissione di debito ibrido. Tuttavia, nonostante queste iniziative, i loro livelli di indebitamento restano alti”.

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