#OpenLibri – Hacker: il richiamo della libertà

Se c’è un termine che negli ultimi anni è stato usato a sproposito e al quale spesso è stato attribuito un significato sbagliato, questo è ‘hacker’. Fortunatamente esistono autori che si impegnano per difendere il significato originale di questa parola e per far conoscere l’universo che essa rappresenta: uno di questi è indubbiamente Giovanni Ziccardi.

“Hacker – Il richiamo della libertà” è un testo che fa molto in tal senso: non solo spiega le origini del termine in questione, ma illustra anche l’evoluzione nel corso degli anni della figura stessa dell’hacker.

Molti di noi associano l’immagine dell’hacker al mondo dell’informatica, ma i valori che ispirano e muovono le azioni degli hacker non sono necessariamente vincolati a tale mondo. La strenua difesa della privacy e la richiesta di trasparenza, unite ad una sana dose di diffidenza verso l’Autorità, sono i principi comuni che hanno portato alla nascita di movimenti e fondazioni a difesa dei diritti degli utenti.

Ziccardi ci accompagna in un coinvolgente viaggio alla scoperta di una realtà che spesso vive nascosta agli occhi del grande pubblico, ma i cui risultati sono, in moltissimi casi, visibili a tutti. Portando a conoscenza del lettore gli effetti delle azioni (e delle battaglie) condotte dagli hacker, l’autore ne stimola la curiosità ad approfondire gli argomenti trattati, a informarsi, andando oltre luoghi comuni e preconcetti: un’opera indubbiamente lodevole.

Il testo è certamente impegnativo: l’uso di termini tecnici anglofoni e lo stile di scrittura richiedono a chi legge un’attenzione costante. Non è quindi un libro da leggere “a tempo perso”.

Avere accanto un computer, o un qualsiasi dispositivo con accesso ad Internet, è sicuramente utile per indagare sul significato dei termini tecnici (non sempre chiariti nel testo) e per approfondire le informazioni contenute nello scritto.

Impagabili le note che contengono, oltre agli approfondimenti, suggerimenti bibliografici e cinematografici anche inaspettati.

Concludendo, “Hacker” è un libro eccellente, mai banale, la cui lettura è consigliata non solo a chi già frequenta l’ambiente dell’hacktivism, ma anche (e forse soprattutto) a coloro che non lo conoscono affatto.

I motivi per leggerlo:

  • Spiega le origini ed il vero significato del termine ‘hacker’
  • Racconta le battaglie degli hacker in difesa della libertà e della trasparenza
  • Contiene suggerimenti bibliografici e cinematografici molto interessanti

I motivi per non leggerlo:

  • Usa linguaggio tecnico, spesso in inglese
  • I termini tecnici non sono sempre spiegati
  • Lo stile di scrittura è abbastanza impegnativo

Frase da conservare:

Recensione-frase

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