#HPEDiscover: infrastrutture ibride e #IoT, ecco il futuro delle imprese

L’occasione per fare il punto sul futuro del cloud computing nell’era della digital transformation e per comprendere come affrontare, lato impresa e lato vendor, le sfide connesse all’IoT. Passando per quelle decisioni cruciali che oggi il mondo dell’IT e di chi lo gestisce nelle aziende, ovvero i CIO, sono chiamati a prendere per stare al passo con scenari tecnologici mutevoli e sempre più complessi. Se ne parla nel corso dell’evento internazionale Discover in corso a Londra organizzato e promosso da Hewlett Packard Enterprise: una tre giorni di confronti, dibattiti e soluzioni concrete per affrontare il cambiamento a partire dalle infrastrutture.

Il cloud computing e infrastrutture ibride

La riflessione è ovviamente concentrata sull’IT: oggi le aziende hanno a disposizione molte più opportunità rispetto al passato per realizzare rapidamente nuove applicazioni e nuovi servizi, per adottare nuovi modelli di business ed entrare in nuovi mercati. Il compito di raggiungere questi obiettivi ricade in buona parte sul dipartimento IT, che deve simultaneamente ottenere maggiore efficienza e risparmio dai sistemi e dalle applicazioni tradizionali su cui si fonda il business e al tempo stesso fornire le fondamenta per la rapida creazione e distribuzione di nuovi servizi mediante l’impiego di tecnologie native mobili, per i big data e per il cloud. “Per rispondere alle esigenze del business, CIO e responsabili IT devono fornire servizi sempre più incentrati sulle applicazioni”, ha dichiarato Jed Scaramella, Research Director di IDC nel corso della prima giornata “Per mantenere il proprio ruolo, l’IT deve fornire un’infrastruttura non solo affidabile, economica e che possa supportare gli investimenti legacy, ma che dia anche la flessibilità e la velocità che occorrono per erogare servizi come un cloud provider”.

E’ chiaro che tale scenario chiama i vendor a realizzare e offrire alle imprese soluzioni specifiche a supporto di chi sceglie infrastrutture ibride: nel corso di Dicsover HPE ha presentato HPE Synergy, la prima piattaforma progettata proprio per far girare sia le applicazioni tradizionali che quelle cloud nelle aziende che intendono avvalersi dei vantaggi delle infrastrutture ibride. Basata su una nuova e rivoluzionaria architettura sviluppata da Hewlett Packard Enterprise, HPE Synergy fa leva su pool di risorse fluide, intelligence di tipo software-defined e una API unificata per fornire alle organizzazioni i presupposti per disporre di risorse cloud tradizionali e private. “I dati di mercato indicano chiaramente come la combinazione ibrida di IT tradizionale e cloud privati sia destinata a dominare il mercato nei prossimi cinque anni”, ha commentato Antonio Neri, Executive Vice President e General Manager dell’Enterprise Group di Hewlett Packard Enterprise. “Le aziende necessitano di capitalizzare la velocità e l’agilità del cloud ma desiderano che le applicazioni business critical operino nell’affidabilità e nella sicurezza dei datacenter interni. Con HPE Synergy l’IT può fornire infrastrutture sotto forma di codice e offrire alle aziende un’esperienza cloud direttamente nei loro datacenter”. Con un occhio alla maggiori criticità da affrontare, come ad esempio i casi di overprovisioning e i problemi legati alla tempistica di realizzazione di nuove applicazioni. 

HPE ha anche presentato il nuovo HPE Helion Managed Cloud Broker, servizio gestito che permette alle aziende di erogare, utilizzare, consolidare e controllare con sicurezza i servizi associati a più provider e workload cloud. Si parte da una considerazione: “Se il cloud computing promette alle aziende vantaggi significativi in termini di velocità, agilità e riduzione dei costi, è anche vero che questi benefit vanno perduti di fronte alla proliferazione di istanze cloud non gestite e non coordinate”, ha dichiarato Eugene O’Callaghan, Vice President, Enterprise Services Workload and Cloud di Hewlett Packard Enterprise. “L’esclusivo approccio di HPE focalizzato sulla gestione dei servizi unifica tutte le risorse cloud enterprise fornendo ai nostri clienti una singola visione di tutte le loro attività IT e aiutando le aziende ad accelerare l’innovazione in modo orchestrato, sicuro ed economico”.
Il perchè questo sia cruciale nelle realtà aziendali lo chiarisce bene David Diedrich, VP & Chief Tech Officer, Global IS Technology, Mondelez.  “Le aziende globali gestiscono centinaia di risorse cloud di fornitori differenti con l’obiettivo di essere agili, sicure ed economicamente efficienti”, ha commentato  “Visualizzare tutte queste risorse in un’unica interfaccia virtuale è un passo significativo che modernizzerà il ciclo di vita dei deployment cloud all’interno degli ambienti enterprise”.

IoT

Il mondo dell’internet delle cose è al centro delle strategie di HPE: Hewlett Packard Enterprise possiede uno dei più completi portafogli di soluzioni IoT nelle aree del calcolo, della connettività, dell’analisi dei dati, della sicurezza e dei servizi, e tutto con l’obiettivo di semplificare l’IoT per i clienti e migliorare i risultati di business”, spiega Neri, “Queste nuove soluzioni costituiscono un importante elemento della nostra strategia che punta ad offrire maggiore potenza di calcolo e connettività a livello periferico aiutando i clienti a massimizzare il valore e minimizzare i rischi dell’IoT alla velocità del business”.

Neri fa riferimento ai nuovi sistemi IoT annunciati dall’azienda nel corso dell’evento londinese frutto anche della collaborazione con importanti attori dell’ecosistema IoT: HPE Edgeline IoT System,  ad esempio, è il frutto della partnership con Intel che ha lo scopo di rilasciare soluzioni aperte e comprovate per il mercato IoT. I modelli HPE Edgeline IoT Systems 10 e 20 si installano alla periferia della rete consentendo ai clienti di aggregare e analizzare i dati in tempo reale e di monitorare dispositivi e cose. Passando per Aruba, una società Hewlett Packard Enterprise, che ha annunciato la prima soluzione basata su cloud per la gestione dei beacon all’interno di reti Wi-Fi multivendor.

Cloud computing, IoT, imprese e digital transformation: lo scenario è complesso, mutevole, veloce e promettente. Non resta che realizzarlo.

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