Twitter estende l’advertising ai non iscritti: si vede luce in fondo al tunnel?

Twitter vuol cominciare a monetizzare includendo anche gli utenti che interagiscono con la piattaforma senza essere loggati o iscritti. In sostanza, la società di Jack Dorsey sostiene da tempo che la sua portata e la sua influenza si estende ben oltre i 320 milioni di persone registrate attive mensilmente e non ha tutti i torti: i tweet vengono incorporati su migliaia di altri siti web, applicazioni, vengono persino inviati via email e visualizzati in televisione (per non parlare della pubblicazione sui giornali, sia online che offline).

Considerata la crisi che sembra non voler abbandonare in nessun modo l’uccellino azzurro, si cercano soluzioni alternative: ora Twitter ha in programma di iniziare a fare soldi dal vasto numero di persone che non sono registrate al servizio ma che semplicemente cliccano su un tweet che trovano attraverso una ricerca sul web o che viene inviato loro via email o SMS; secondo Twitter si tratta di un pubblico di oltre 500 milioni di persone.

In un post sul suo blog, l‘azienda ha dichiarato di aver iniziato a mostrare i suoi promoted tweet ad alcuni di quegli spettatori occasionali che raggiungono un tweet attraverso vie esterne o che visita la pagina del profilo di un utente Twitter senza essere loggato. Come riporta il New York Times sono circa 60 gli inserzionisti che stanno partecipando (al momento) a questa fase di test, toccando Stati Uniti, Gran Bretagna, Giappone e Australia. Vero che sessanta sono pochi, ma si prevede una rapida crescita.

Si vede la luce in fondo al tunnel per Twitter? È presto per dirlo e di certo questa non può essere l’unica strada percorribile, ma ciò che è certo è che a questa notizia Wall Strett ha reagito bene: dopo l’annuncio infatti le azioni sono salite subito del 7% e tutto sommato la piattaforma di advertising è ragionevolmente in buona salute; nel terzo trimestre, infatti, i ricavi pubblicitari sono cresciuti del 60%rispetto all’anno precedente e nel mese di novembre, secondo fonti interne, Twitter ha toccato i 100.000 inserzionisti, il doppio rispetto a solo un anno fa.

Le previsioni, almeno per quanto riguarda gli Stati Uniti, sono comunque incoraggianti: secondo un nuovo rapporto di eMarketer, infatti, “US Social Trends for 2016: eMarketer Predictions for Video, Viewability, Buy Buttons, Messaging and More”, Facebook e Twitter rimarranno in testa ai social network più utilizzati dalle società statunitensi. Inoltre gli investimenti degli inserzionisti sono complessivamente in aumento e tra i professionisti del marketing intervistati nel mese di ottobre 2015 dalla società di ricerca Ascend2, è emerso che solo il 2% prevede di diminuire la quota di budget riservata ai social in futuro, mentre ben il 67% prevede un aumento.

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