Quanto cresce l’E-Commerce in Italia?

Nel 2015 la crescita dell’E-Commerce in Italia è più che raddoppiata rispetto l’anno precedente, arrivando al 19%, e raggiungendo un fatturato di quasi 29 miliardi di euro. Questo è quanto emerge dalla decima edizione della ricerca E-commerce in Italia, condotta da Casaleggio Associati.

Lo studio rivela che la crescita arriva soprattutto dai retailer esteri entrati in Italia con campagne pubblicitarie aggressive, oltre che da marketplace come Amazon, che è responsabile della crescita più importante.

Grazie alla presenza di player internazionali e all’assorbimento di categorie merceologiche, il settore dei centri commerciali continua a registrare la crescita maggiore (+140%). A seguire, avanza in forte crescita (+77%) il settore alimentare grazie allo sviluppo della consegna del fresco, mentre i settori più maturi del turismo e del tempo libero rappresentano complessivamente oltre tre quarti del mercato. L’unica decrescita percepita si registra nel settore dell’elettronica di consumo (-15%) a causa della difficoltà di contrastare i centri commerciali on line.

L’E-Commerce italiano sembra destinato agli operatori esteri, che entrano in Italia beneficiando degli investimenti in servizio e tecnologia già sostenuti in altri Paesi, mentre anche colossi “nostrani” decidono di chiudere le loro iniziative di E-Commerce.

Tra i principali aspetti analizzati il conversion rate delle aziende italiane risultato in media dell’1,5% più basso rispetto ai due anni precedenti, motivo per il quale l’attenzione dei merchant italiani ricade principalmente sulla semplificazione del processo di acquisto, fattore che secondo il 66% dei merchant è in grado di aumentare le conversioni E-Commerce. Altri due fattori fondamentali che influiscono positivamente sulle conversioni, secondo il 40% dei merchant sono:

  • l’importanza di far percepire il senso di convenienza al consumatore;
  • l’assistenza durante la fase di acquisto.

A seguire, in ordine di importanza, troviamo: far percepire la scelta giusta (31%), relazione col cliente (30%) e velocità del processo di acquisto (29%).

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Il mobile continua ad affermare la sua importanza, dimostrandosi un canale fondamentale nella vendita on line, non solo per i mercati più maturi ma anche per il mercato italiano il cui fatturato ha rappresentato in media il 22% del totale a differenza del 13% del 2014. Questa crescita è dovuta ad un aumento di fiducia da parte degli utenti, che li ha resi più propensi a concludere l’acquisto direttamente da mobile. A inizio 2016 sono oltre 22 milioni gli italiani che si collegano nel corso del mese dai loro dispositivi mobile, ben 5 milioni in più rispetto al 2015.

Questi i trend dell’e-commerce tra i quali si notano modelli di business legati alla sharing economy.

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