Osservatorio Smart Manufacturing: in Italia l’Industry 4.0 vale 1,2 miliardi di euro

Secondo una recente ricerca, condotta dall’Osservatorio Smart Manufacturing della School of Management del Politecnico di Milano, il mercato dello Smart Manufacturing, nel 2015, vale quasi il 10% del totale degli investimenti complessivi dell’industria del nostro Paese ed è prevista, per il 2016, un tasso di crescita del 20%. Un dato sicuramente interessante, ma insufficiente a recuperare anni di ritardo rispetto alle più mature esperienze internazionali, dove sono stati implementati piani di sviluppo nazionale.

La ricerca è stata condotta su su 307 imprese italiane in 9 settori rilevanti per il tessuto manifatturiero ed ha censito, nel complesso, circa 600 applicazioni di Smart Manufacturing Technologies. Il quadro che ne emerge è caratterizzato da forte vitalità, nonostante il 38% delle imprese italiane dichiari di non conoscere il tema dello Smart Manufacturing e dell’Industry 4.0. Le applicazioni più diffuse sono quelle di Industrial Analytics, sia a supporto di attività operative, come produzione e logistica (20% del campione), sia della gestione della Supply Chain (15%); altrettanto buona è l’adozione di soluzioni Cloud ed Industrial IoT in fabbrica (rispettivamente 20% e 16% del campione). Tra le tecnologie meno consolidate troviamo, invece, l’Advanced HMI nelle attività operative, solo il 15% del campione.

Se guardiamo allo scenario internazionale la crescita più significativa si rileva nelle applicazioni di Industrial Internet of Things, +46%, che traina anche progetti di Industrial Analytics e Cloud. Nell’area delle tecnologie operative registra ottimi risultati l’Advanced Automation con un +169%, ma è molto vitale anche l’Additive Manufacturing, specie in alcune nicchie applicative (aeronautica, difesa e medicale), mentre è ancora in fase di sperimentazione in altri comparti.

In Italia, nel 2015, i progetti di Smart Manufacturing valgono circa 1,2 miliardi di euro, di cui l’81% realizzato verso imprese italiane e il resto come export. I settori più attivi risultano essere quelli dei Macchinari, il comparto Automotive, Aeronautica e Difesa. Il 66% del mercato è rappresentato da progetti di Industrial Internet of Things, che vale 790 milioni di euro, seguito da Industrial Analytics (23%, 270 milioni di euro) e Cloud Manufacturing (10%, 120 milioni di euro).

In una fase caratterizzata soprattutto da progetti pilota, il segnale dello stato embrionale è costituito dal fatto che ben il 30% del mercato è distribuito nell’area della System Integration, mentre il 28% copre l’acquisto di hardware (sensoristica, sistemi IT, etc.), il 22% di software (programmi e licenze) e solo il 20% è legato ai servizi.

Uno degli ostacoli allo Smart Manufacturing sembra essere legato alla scarsa “maturità digitale” delle imprese. Anche se il 70% di queste ha già adottato soluzioni standard (come CAD, PDM e sistemi di controllo produzione), meno del 30% utilizza sistemi di gestione più complessi (come Product Lifecycle Management, Manufacturing Execution System e Computerized Maintenance Management System). Le barriere individuate invece sono molteplici: il contesto, la mancanza di infrastrutture, gli impianti datati, i limiti culturali ed organizzativi.

C’è un allarme relativo alle competenze digitali all’interno delle organizzazioni: raramente, infatti, le aziende effettuano un’analisi delle competenze, ma quando questa viene eseguita emergono importanti lacune che richiedono azioni di correzione nel 62% dei casi, mentre nel 32% solo alcune figure aventi le competenze necessarie e nel 6% le imprese si riconoscono già pronte.

A livello mondiale, invece, il numero di startup finanziate cresce del 15% per il terzo anno di fila e il finanziamento totale sale a oltre 1,5 miliardi di dollari, di cui il 39% raccolto da nuove imprese nell’area delle Industrial Analytics. Delle 173 startup individuate, il 60% ha sede in Nord America e solo il 30% in Europa. Gli USA sono la patria delle nuove imprese, con un valore medio di finanziamento cinque volte superiore a quello osservato in Europa (rispettivamente 10 e 2,7 milioni di dollari).

Nonostante questo, e nonostante l’evidente ritardo, l’Italia cerca di recuperare. Attualmente, infatti, sono state censite 20 startup (finanziate e non) che spaziano dall’Industrial IoT (“l’Internet of Things Plug and Play” di Alleantia) a soluzioni di Advanced HMI (Experenti Srl) fino all’Additive Manufacturing (Kentstrapper).

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