Cloud in crescita ma non sfruttato in modo efficace?

Secondo la recente indagine condotta da IDC e CISCO, circa il 68% delle aziende attualmente utilizza il cloud migliorando così le performance delle proprie unità di business; nella maggioranza dei casi l’adozione è relativa ad applicazioni cloud-native o soluzioni cloud-based come nei casi della sicurezza e dell’Internet delle cose (IoT).

Tuttavia, anche se l’adozione di soluzioni cloud continua ad aumentare all’interno delle aziende, sono ancora poche quelle che riescono a valorizzarne tutte le potenzialità: ed infatti malgrado la crescita dell’uso del cloud (+61% rispetto all’anno precedente) la maggioranza di queste aziende, ovvero il 69%, non ha ancora implementato strategie mature e consapevoli per un effettivo ed efficace utilizzo. Solo un 3% del campione intervistato ha infatti ottimizzato al meglio le proprie strategie riuscendo a raggiungere migliori risultati in termini di business.

Lo studio si basa su una indagine annuale che IDC ha effettuato dal 2012 al 2016 su un campione di 6.159 dirigenti di aziende che hanno scelto di adottare il cloud; grazie alla collaborazione con Cisco si sono integrati i dati riferiti al valore di business attraverso la profilazione di 1.506 imprese provenienti da ben 31 Paesi.

I  dati

A partire dal 2016, l’adozione in azienda di soluzioni cloud è aumentata considerevolmente concentrando in questa attività la maggior parte degli investimenti delle divisioni IT. Ad oggi oltre il 68% delle aziende del campione dello studio utilizza soluzioni cloud pubblico o privato.

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Di queste solo un 30,7% ha raggiunto un livello di consapevolezza che IDC definisce “maturo”, ovvero, di effettiva pianificazione, gestione e ottimizzazione della strategia cloud (che in ogni caso fa registrare un incremento del 24,8% rispetto al dato del 2014). Appare evidente però quanto ancora resti da fare in termini di ottimizzazione e miglioramento da parte della maggior parte delle aziende.

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I benefici

Perché le aziende dovrebbero cercare di sfruttare e far fruttare meglio le soluzioni cloud che hanno in ogni caso già adottato? L’indagine evidenzia come quelle imprese considerate “più mature” stiano già registrando maggiori volumi di entrate e siano di conseguenza in grado di allocare in modo più strategico i propri budget per l’IT, puntando e spingendo maggiormente sugli aspetti di innovazione, creando quindi un circolo virtuoso a beneficio dell’ecosistema aziendale.

Ed infatti le aziende più consapevoli nella valorizzazione dell’uso del cloud hanno aumentato il proprio fatturato di ben 3 milioni di dollari in un anno, registrando anche una riduzione dei costi pari a circa 1 milione. Questi fatturati aggiuntivi sono per lo più riferibili ai nuovi prodotti e servizi realizzati per i clienti e al miglioramento nella velocità e stabilità dei servizi che le aziende possono permettersi di offrire sul mercato.

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Quanti e quali tipi di cloud sono in crescita?

I cloud privati stanno registrando negli ultimi tempi ritmi di crescita elevati quasi come fossero  un’evoluzione dei data center tradizionali, e quando realizzati come datacenter cliente o presso la sede del fornitore di servizi, i cloud privati offrono infrastrutture dedicate a singole imprese o gruppi di imprese. I “privati” hanno la caratteristica di essere indipendenti da ambienti infrastrutturali specifici e di sostenere la mobilità dei carichi di lavoro in base alle preferenze e  scelte del cliente. Anche per questi motivi, probabilmente, il 66% delle aziende del campione utilizza o prevede di utilizzare soluzioni di tipo privato, rispetto al 63% del campione che ha invece optato per il cloud pubblico.

Ma lo studio ha posto in rilievo che il 95% delle aziende più mature e consapevoli nell’uso ha preferito implementare ambienti ibridi per la gestione IT attraverso la scelta di soluzioni cloud multiple (pubblico-private). I Paesi che maggiormente hanno fatto ricorso a questa tipologia di cloud sono: Corea (55%) e Giappone (54%) seguiti da Cina 52%,  Germania 51%, Canada e America Latina 47%, Regno Unito, 45.

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Secondo le rilevazioni dell’indagine le aziende si trovano ancora a dover affrontare una serie di ostacoli nel raggiungimento di una maggiore maturità nell’utilizzo del cloud, tra cui pesano soprattutto la mancanza di skill e competenze, la mancanza di strategie ben definite, la mancanza di pianificazione a lungo termine con scadenze ben definite, oltre a scontare una rigidità propria delle strutture  aziendali spesso separate in compartimenti stagni (logica dei silos) e un disallineamento tra comparto Business e IT.

In merito all’openness, lo studio ha evidenziato che OpenStack, che permette di creare cloud pubblici e privati con tecnologia open source, continua a registrare significativi livelli di adozione e utilizzo: oltre il 59% del campione, infatti, si è orientato su questa tecnologia.

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