Investimenti in sicurezza informatica in aumento. Anche in Italia

In Italia il 70% delle aziende prevede una crescita nei prossimi tre anni dei propri budget per la sicurezza IT, con il 39% degli italiani che si aspetta un aumento di più del 10% e il 13% dei Paesi un aumento di oltre 30%. Incredibilmente, alcuni Paesi hanno previsto un incremento del budget superiore al 50%. Questi i dati che emergono da una recente ricerca di Kaspersky Lab.

Gli investimenti nella sicurezza IT sembrano essere dunque in crescita, stimolati anche dal fatto che le perdite finanziarie stanno aumentando in modo significativo: in media oggi un solo incidente di cyber-security costa 861mila dollari alle grandi aziende e 86.500 dollari alle piccole e medie imprese.

Gli incrementi di budget in alcuni casi, sono “forzati” da nuovi requisiti normativi, anche se sempre di più la sicurezza informatica è ora considerata in modo diverso dal top management. Dal momento che il costo di una violazione è così alto e la frequenza degli attacchi regolare, le difese di cyber sicurezza sono viste come ormai un vantaggio competitivo.

In Italia, la principale ragione dell’incremento dei budget destinati alla sicurezza informatica è stata quella di rispondere alle esigenze normative (36%). Altre aziende hanno dichiarato che la scelta è stata guidata dal top management e dalla volontà di migliorare le difese dell’azienda (31%), solo il 13% ha invece affermato che il fattore determinante è stato la consulenza esterna.

“Quasi quotidianamente vengono pubblicate nelle prime pagine dei giornali e nei principali notiziari casi di violazioni della cyber security. Credo che difficilmente un CEO oggi non abbia letto o sentito una di queste storie, come ad esempio l’attacco a Yahoo! o quello a Libero, e soprattutto che non si domandi quando toccherà alla propria azienda”, ha dichiarato Morten Lehn, General Manager Italy di Kaspersky Lab. “Il miglior consiglio che possiamo dare alle aziende è di assicurarsi che la sicurezza IT sia uno degli argomenti al tavolo di discussione del top management. È molto importante che le imprese capiscano di dover attuare una strategia di sicurezza preventiva, piuttosto che cercare di limitare i danni una volta che l’attacco sia stato completato”.

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