250 miliardi di dollari in Machine-to-Machine e IoT nel 2020

La tecnologia Machine-to-Machine (M2M) è sempre più diffusa sia in ambiente domestico che aziendale e si prevede che avrà un impatto sempre più significativo fino a cambiare il nostro modo di vivere e lavorare. Le soluzioni M2M – dispositivi che si collegano, comunicano e lavorano direttamente tra di loro – hanno avuto una maggiore diffusione in ambiente consumer rispetto a quello B2B fino ad oggi, con frigoriferi, auto e termostati connessi.

La volontà di inserire soluzioni M2M anche in ambiente lavorativo sta però guadagnando forza man mano che l’innovazione avanza e si spostano i limiti di ciò che tali tecnologie possono raggiungere. Il concetto alla base del M2M è che qualunque sia l’esigenza di un’azienda, in termini di oggetti connessi, è possibile sviluppare un’applicazione ad hoc scrivendo il codice necessario.

“In questa fase di adozione, molti responsabili IT non comprendono il potenziale del M2M frenati dai timori riguardo alla sicurezza dei dati e della rete, soprattutto in seguito ai recenti cyberattacchi che hanno avuto eco in tutto il mondo”, ha commentato Massimo Arioli, Head B2B Sales & Marketing, Toshiba Personal & Client Solutions Company, Italy. “Nonostante queste preoccupazioni una ricerca condotta da SNS Research stima che la spesa globale in tecnologie M2M e IoT raggiungerà quasi 250 miliardi di dollari entro il 2020”.

L‘impiego di soluzioni M2M sta evolvendo: le soluzioni “statiche”, come i sensori, hanno avviato il mercato e rimangono le più diffuse ma le soluzioni M2M mobili offrono grandi opportunità per il futuro in numerosi settori, contribuendo a migliorare i flussi di lavoro, le interazioni con il personale e con i clienti e aumentare anche la sicurezza dei lavoratori. Fondamentale per questo sviluppo è l’introduzione negli ambienti di lavoro di periferiche che possano essere associate a soluzioni mobili di gateway M2M per garantire la collaborazione tra macchine.

Un esempio è dato dal settore healthcare, dove si è quasi raggiunto un punto di saturazione per quel che riguarda i dispositivi consumer, mentre si aprono nuove opportunità per il settore professionale. Per esempio, infatti, si possono sviluppare dispositivi simili per aiutare i medici a gestire la salute dei pazienti piuttosto che solo la malattia. I medici potrebbero ricevere i dati sanitari del paziente, in tempo reale, sia che il loro assistito si trovi a casa o in ospedale, e potendo monitorare continuamente i segni vitali, quali la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna, potrebbero assicurare diagnosi predittive e l’introduzione di misure preventive al più presto possibile.

In altri ambiti, le periferiche come gli smart glasses (tecnologia di visualizzazione indossabile) possono garantire soluzioni hand free ai lavoratori di vari settori – dai lavoratori del settore petroliero ai servizi di utility. Il settore manifatturiero è quello in cui il M2M è già presente: per esempio, le macchine nelle linee di produzione possono interagire tra di loro in modo che, in caso di malfunzionamento in un’area, le macchine delle altre aree ricevano una notifica e possano arrestarsi in modo sicuro in caso di guasto, evitando che vengano danneggiate a loro volta. Le soluzioni mobile M2M, tuttavia, possono aiutare queste aziende a migliorare l’efficienza in altri ambiti – per esempio, un dipendente del magazzino che utilizza smart glasses può eseguire la scansione dei prodotti senza utilizzare le mani e quindi può gestire la logistica con maggiore sicurezza e precisione.

Oltre ai dispositivi, svolgeranno un ruolo cruciale nella crescita del M2M nel mondo professionale i sistemi operativi. Attualmente il focus è per i sistemi iOS e Android che sono quelli utilizzati dagli smartphone e questa è un’ulteriore conferma che attualmente il M2M sia ancora un fenomeno maggiormente legato al mercato consumer. L’evoluzione naturale porterà i fornitori di soluzioni ad allargare il loro punto di vista e integrare Windows 10 – questo servirà come catalizzatore nella creazione di un maggior numero di soluzioni progettate per l’uso professionale, che a sua volta stimolerà più aziende a sviluppare codice M2M e applicazioni per rispondere alle diverse esigenze di business. 

“È solo una questione di tempo perché il M2M diventi un elemento fondamentale per le aziende di vari settori”, conclude Massimo Arioli. “Visto questo potenziale è fondamentale che i responsabili IT si impegnino per comprendere come queste tecnologie possano potenziare l’attività della loro azienda e dall’altro che le società proseguano nella ricerca e sviluppo per mettere a punto nuove soluzioni”.

 

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