Tra i 10 sistemi di supercalcolo al mondo, quello di Eni “abita” in Italia

Si chiama HPC4, è tra i primi dieci sistemi di supercalcolo più potenti al mondo (primo tra i sistemi non governativi e non istituzionali), è stato presentato di recente da Eni e dal fornitore Hewlett Packard Enterprise, HPE. Abita in Italia, esattamente nel Green Data Center di Ferrera Erbognone, nel pavese, e riesce a svolgere 22,4 milioni di operazioni matematiche in un secondo. In termini più tecnici HPC4 presenta una performance di picco pari a 18,6 Petaflop che, associata a quella del sistema di supercalcolo già operativo (HPC3), porta l’intera infrastruttura a raggiungere una disponibilità di potenza di picco pari 22,4 Petaflop.  Inoltre è affiancato da un sistema di archiviazione di 15 Petabytes ad alte prestazioni.

A cosa servirà cotanta potenza di calcolo?

I supercalcolatori del Green Data Center, HPC3 e il nuovo HPC4, rappresentano uno strumento ritenuto ormai indispensabile sia nelle fasi di esplorazione e sviluppo dei giacimenti oil & gas che nella gestione dei big data generati in fase di operation da tutti gli asset produttivi (upstream, refining e chimici). Il sistema si basa su un unico ecosistema di algoritmi estremamente avanzato e complesso, creato, sviluppato e di proprietà di Eni, e basato sull’esperienza e sul know how della compagnia.

Gli investimenti dedicati al potenziamento delle infrastrutture di supercalcolo e allo sviluppo di algoritmi – afferma l’Amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi rappresentano una parte importante del processo di trasformazione digitale di Eni. Possiamo elaborare e stoccare enormi quantità di dati per l’imaging geofisico,  la modellizzazione di sistemi petroliferi e di giacimento e altresì utilizzare  algoritmi predittivi e di cognitive computing per tutte le nostre attività di business. Queste tecnologie ci consentono da una lato di accelerare e rendere più efficiente e accurato l’intero processo upstream, riducendo i rischi nella fase esplorativa e guadagnando al contempo un notevole vantaggio tecnologico, ma anche di aumentare il livello di affidabilità, integrità tecnica e continuità operativa di tutti i nostri impianti, con benefici sia in termini di sicurezza che di impatto ambientale. Per la nostra industria è sempre più vitale poter elaborare una quantità di dati in continua crescita, garantendo risultati sempre più accurati e in tempi rapidi: con HPC4 stiamo tracciando la strada dell’utilizzo di supercalcolatori di potenza exascale nel mondo dell’energia, sistemi che potrebbero rivoluzionare le modalità di gestione delle attività oil&gas. In linea con il nostro impegno per la sostenibilità, HPC4 è stato sviluppato in modo da ottenere il massimo livello di efficienza energetica. Inoltre, lo stesso Green Data Center che già utilizza tecnologie innovative per ridurre al minimo le emissioni di CO2 e i costi operativi”.

Quanto il supercalcolo può essere green?

La problematica di un Data Center come quello di Eni, che ospita in circa 5.200 mq oltre 7.000 sistemi con più di 60.000 core, presenta dal punto di vista di gestione dell’energia problemi di concentrazione, smaltimento, trasporto, smaltimento termico ed efficienza complessiva.

Quello sviluppato da Eni, grazie alla sperimentazione di soluzioni innovative, ha lobiettivo di garantire altissima affidabilità per tutte le esigenze informatiche aziendali e ottenere risultati di efficienza energetica “green” di eccellenza mondiale.

 

 

In collaborazione con Eni

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