Chiara Varini, una ragazza ing tra le Ragazze Digitali Cesena

Chiara Varini ha iniziato il corso di ingegneria e Scienze informatiche al Campus di Cesena nel 2013, ha completato il percorso triennale e sta completando la magistrale. “Fin dall’inizio mi è sembrato un corso di studi molto impegnativo – racconta – ma che, nel tempo, mi ha regalato molte soddisfazioni. A gennaio andrò in Erasmus in Norvegia per portare avanti là i miei studi per 6 mesi. Una volta tornata spero di laurearmi in tempi brevi”.

Nel frattempo Chiara si è resa disponibile per aiutare altre ragazze nello scegliere STEM, affiancando gli insegnanti impegnati nel progetto Ragazze Digitali, campus estivo per studentesse del terzo e quarto superiore che quest’anno, dopo la positiva esperienza di UniMORE a Modena e Reggio Emilio, è sbarcato anche a Cesena.

Diversi sono i motivi per i quali è ancora piuttosto scarsa la presenza femminile nel settore dell’informatica e dell’ingegneria: gli stereotipi, i condizionamenti sociali e familiari, ma anche una mancata conoscenza su cosa significhi oggi lavorare nel settore dell’informatica e su come questa possa essere impiegata anche in modo creativo e divertente. E Ragazze Digitali vuole proprio mostrare come possa essere possibile avvicinarsi alla programmazione, all’informatica vedendola “da dentro” e coltivando interesse (e passione) per ciò che si può creare.

A portare Ragazze Digitali è stata la professoressa Carbonaro – dice Chiara – che conosceva bene l’iniziativa per gli stretti legami con l’università di Modena. Visto che ne è rimasta molto colpita ha voluto portare questa bella iniziativa anche all’interno di UniBo. Sarebbe importante replicarla anche in altri contesti per dare la possibilità a sempre più ragazze di avvicinarsi al mondo della tecnologia e vedere cosa “sta dietro” ai loro computer e smartphone in modo divertente”.
Il primo contatto con la tecnologia per Chiara Varini? In prima media, in un laboratorio in cui “purtroppo si usava Windows” dice lei, più vicina oggi al software libero che non a quello proprietario. Il primo cellulare in seconda media come regalo della cresima, ma “la passione è nata durante il percorso di studi fatto“.

Quando chiediamo quali siano le caratteristiche necessarie per avvicinarsi alle facoltà di ingegneria e informatica, Chiara sicura risponde: “Costanza, determinazione, intuitività“. Quelle necessarie a superare gli ostacoli che si possono incontrare lungo il percorso, dovute in particolar modo “all’elevato numero di tecnologie da dover imparare a utilizzare e al fatto che cambino di continuo“. Ostacoli ai quali ci si affeziona e che diventano parte della bellezza di un percorso professionale in cui non si finisce mai di studiare, crescere, reinventarsi. Magari il segreto del restare “ragazze digitali” anche dopo anni di carriera è tutto qui in informatica.

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