Quale il lato sconosciuto del Post Human?

Il post-umano è un concetto che si riferisce a tutto quel mondo che vede l’interazione tra uomo e macchina, ma che non si esaurisce nella sola produzione di oggetti e dispositivi, coinvolgendo invece diverse discipline, tra cui l’arte, gli studi filosofici, la socio-politica, fino a toccarci da vicino nella nostra vita quotidiana.

5 i relatori TEDxBologna (in programma sabato 20 ottobre) che hanno già dato una loro visione di Post Human e che hanno in comune la lungimiranza di idee e la costanza nello spirito che ha permesso loro di potersi realizzare, o di poter realizzare qualcosa di tangibile, nel quadro di quelli che sono gli scenari possibili della vita umana, sulla terra, o nello spazio.

Quali le altre definizioni di Post Human?

“Tornare indietro, in uno strano paradosso, alle origini, prendendo spunto dall’intelligenza animale per sviluppare quella artificiale”. Questa la definizione data da Roberto Marchesini, appassionato e studioso delle tematiche legate al Post-human, nonché fondatore del Centro Studi Filosofia Postumanista nel 2002. A TEDxBologna parlerà della sua teoria, in qualità di etologo, secondo la quale l’intelligenza artificiale debba analizzare attentamente i comportamenti animali e cercare di riprodurli per ottenere idee e dispositivi che possano essere il più possibile vicini all’essenza umana.

La tecnologia e la scienza devono imitare la natura, che nel corso di milioni e miliardi di anni ha avuto la possibilità di sviluppare creazioni compiute ma anche prove ed errori, raggiungendo così un certo grado di perfezione. Secondo Marchesini, per pensare al futuro, l’uomo deve, paradossalmente, guardarsi indietro cercando di prendere esempio dalla natura e dai suoi sviluppi passati.

“Guardare in fondo alla vera anima dell’uomo e usare la tecnologia per garantire prospettive di vita migliori a tutti gli esseri umani”. Questo il pensiero di Nicolò Govoni, giovanissima star del mondo social che, a ventiquattro anni, dopo una laurea in giornalismo alla Symbiosis International University e diverse collaborazioni con testate come BBC e South China Morning Post, torna in Europa e rinuncia a un Master a New York per fare volontariato con i profughi dell’isola di Samos, in Grecia. Qui fonda una ONLUS e una scuola che accoglie con un team internazionale d’insegnanti quasi 100 studenti ogni giorno.

La tecnologia, nella sua idea di post-umano, deve essere un mezzo per permetterci di diffondere le notizie nel modo più ampio possibile e aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi. Grazie ai suoi messaggi sui social, e dopo aver maturato le sue esperienze in giro per il mondo, Nicolò ha riflettuto su un concetto innovativo che potrebbe aiutarci a “restare umani”, pur usando la tecnologia, quello del volonturismo, ovvero delle forme di volontariato che possono offrire i turisti in giro per il mondo.

“Oltrepassare le barriere dello spazio e creare opere d’arte tridimensionali, infrangendo le leggi della gravità”.

Il post-human per Anna Zhilyeva trova la sua applicazione nell’arte, in particolar modo nella pittura. Russa, ma attualmente residente in Francia, questa artista ha un grande successo nel suo campo, tanto da essere invitata in tutto il mondo, in qualità di rappresentante di una nuova forma artistica chiamata volumismo: una tecnica supportata dalla tecnologia che, grazie all’utilizzo degli oculus, offre la possibilità di realizzare creazioni di pittura scolpita a 360°.

Il suo forte coinvolgimento in questa tecnologia l’ha portata a lavorare con le più grandi aziende e a esibirsi dal vivo in tutto il mondo in luoghi mitici, come il Museo del Louvre per citarne soltanto uno. Durante le sue attività professionali, ha frequentato diverse università in Russia e in Francia studiando arti visive, architettura, produzione cinematografica e scultura, ma ora il suo lavoro è quasi esclusivamente in realtà virtuale.

“Sfruttare le tecnologie più innovative per creare la propria nazione oltre le frontiere geografiche e i limiti sociopolitici”.

Susanne Tarkowski, premiata imprenditrice, cripto-attivista e scrittrice, che vive e lavora in ambienti internazionali e di frontiera, descrive così il post umano: un’alternativa virtuale all’attuale concetto di nazione, ma senza governo, che rappresenta l’apice della società post-umana. Grazie alla sua applicazione chiunque può crearsi una nazione e lei è pronta a raccontare quali saranno le evoluzioni, anche governative, che nasceranno da questa nuova tecnologia.

L’obiettivo di Susanne è quello di sfruttare tecnologie innovative e reti peer-to-peer per creare società volontarie e senza frontiere di stati post-nazione. Ha fondato Bitnation, la prima nazione blockchain del mondo con una propria giurisdizione nel 2014 e nel 2017 ha vinto il Premio Netexplo UNESCO per Bitnation. È stata nominata da WIRED come uno degli innovatori del mondo e tra le molte testate internazionali su cui è apparsa ricordiamo: New York Times, WIRED, VICE, Wall Street Journal, Huffington Post, The Guardian, The Economist, BBC, CNN, Nasdaq.com, The Atlantic, Bloomberg, TechCrunch, Russia Today, Canal +.

“Aprire scenari inesplorati oltre le limitazioni fisiche dell’uomo e trasformare la mente nel luogo in cui accade la vera magia”.

Cristofer Castellini è un “illusionista della mente”, terzo classificato al Campionato Europeo di Magia 2017 e terzo classificato al Campionato del Mondo di Magia 2018 disputato in Sud Korea. Nato nel 1992 a Gottolengo, in Provincia di Brescia, ha imparato sin da piccolo a cambiare prospettiva, quando ha scoperto di essere affetto da una distrofia muscolare che lo costringe in carrozzina e che gli sta togliendo progressivamente la forza. Ma non quella di inseguire il suo sogno. Christopher non si è arreso alla vita, ma la vive come un dono immenso che condividerà sul palcoscenico con gli appassionati TEDxer in uno speech coinvolgente che combinerà la spettacolarizzazione dell’illusionismo, la forza del mentalismo e una profonda ricerca sul senso della vita, per dimostrare che anche con la mente si può andare oltre la visione quotidiana dell’uomo, richiamando in questo senso, il concetto di post-umano.

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