Metodologia Agile: non solo software

Agile è un diverso modo di approcciare la gestione di problemi complessi. Se è vero che nasce come metodologia da adottare nello sviluppo software, è altrettanto vero che oggi viene applicato ai settori più disparati: dalla progettazione di macchine e aerei, alla reingegnerizzazione di processi, alla realizzazione di guide turistiche, alla costruzione di cartoni animati.

Quali i principi sui quali si basa il metodo?

Le fondamenta di Agile sono tutte contenute nel manifesto che riassume i quattro principi cardine, ovvero:

  • persone al centro, in quanto queste sono più importanti di processi e strumenti
  • focus sul raggiungimento dell’obiettivo piuttosto che sulla documentazione del come si è raggiunto
  • collaborazione stretta fra team di progettazione, management e fornitore / cliente
  • adattabilità, vale a dire capacità di modificare priorità di lavoro rispetto all’obiettivo finale.

Quando è utile Agile?

Gli approcci agili, i cui valori e principi base sono spiegati nel manifesto elaborato negli Stati Uniti nel 2001, sono utilizzati per affrontare progetti che richiedano un cambiamento da apportare con tempistiche ridotte, ma con elevato grado di complessità. Sono adottati con l’obiettivo di centrare la soluzione, rendendo più flessibile la definizione dei requisiti ma allo stesso tempo individuando regole e ruoli per i team di lavoro.

Questi approcci sono adatti alle aziende che devono affrontare un cambiamento e che, nel farlo, decidono di coinvolgere i team, uscire dalla comfort zone per supportare il lavoro di squadra che necessariamente deve essere svolto.

Alla loro base ci sono flessibilità e adattabilità, ma questo non significa che non vengano applicate regole. Questi approcci consentono di cambiare il modo di lavorare, spesso rivoluzionato con l’obiettivo di raggiungere il maggior valore possibile per il cliente.

Qualche esempio di applicazione della metodologia

L’Agile è nato nel mondo del software ma ormai il suo utilizzo è sempre più diffuso anche in contesti tradizionali. In particolare, il framework che più si adatta ad essere applicato al di fuori di contesti di sviluppo software è Scrum, che viene utilizzato per esempio per produrre il cartone animato Southpark e declinato, con eduScrum, nel mondo scolastico per favorire il lavoro in gruppo degli studenti.

Ulteriori esempi che fanno comprendere bene la varietà di applicazione sono il prototipo di automobile progettata da un ingegnere usando principi e tecniche agile, le guide turistiche Lonely Planet, realizzate utilizzando il framework Scrum, il caccia Saab JAS 39 che ha avuto costi di progetto di 14 miliardi di dollari contro i 1500 miliardi dell’F-35 sviluppato secondo approcci tradizionali e molto altro ancora.

L’Agile da oltre dieci anni viene applicato anche in Italia anche qui sia in contesti di digital transformation, sia in contesti più tradizionali.

Quali i trend per agile?

Sempre più gli approcci agili sono applicati non solo a singoli team di dimensioni ridotte, composti da poche persone, ma sono estesi a tutta l’organizzazione, soprattutto nei progetti di trasformazione digitale. Scrum può essere scalato, usato per progetti che richiedono la partecipazione di più team, anche diversi per collocazione geografica e comparto di riferimento, e inserito in progetti molto vasti.

Quali i limiti di applicazione del metodo?

Come in ogni processo che prevede cambiamento, anche nel caso degli approcci Agili uno dei limiti più grandi è la resistenza al cambiamento delle persone coinvolte. Tuttavia in contesti progettuali sempre più volatili come quelli della Digital Transformation, questa costituisce una delle poche strade possibili per gestire la complessità in velocità.

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ARMANDO BEFFANI. Responsabile della Project Management Academy di CEFRIEL, manager con esperienza nella guida di team in contesti complessi ed innovativi, si occupo di sia di progetti di formazione che di innovazione in ambito di organizzazione aziendale, modelli di governance e di business e gestione progettuale. ANNALISA BINATO. Laureata al Politecnico di Milano, ha conseguito un master di secondo livello in Information and Communication Technology presso Cefriel, dove lavora da ottobre 2004. Da anni lavora come Agile Coach per promuovere la cultura e il mindset agile all’interno delle aziende e supportare le organizzazioni nell’adozione dell’approccio agile. Oltre alla formazione presso gruppi che operano a livello internazionale, è  agile coach per team che cominciano la propria esperienza in ambito agile  e supporta le organizzazioni nella trasformazione verso l’Agile Culture. Dal 2015 è tra i principali organizzatori dell’evento AgileForInnovation che si tiene a Milano. SARA GRILLI. Responsabile della faculty dei docenti e tutors della Project Management Academy di CEFRIEL. Project Manager in CEFRIEL dal 2001 sia in progetti di ricerca finanziati con molti stakeholder (nazionali e europei) sia in progetti di innovazione nell’ambito di IoT e reti 5G. Docente e coach in Agile Project Management dal 2016.

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