Parlare di percorsi di sostenibilità significa “raccontare e condividere i valori e le strategie aziendali”, anche leggendoli attraverso gli obiettivi definiti da Agenda 2030. In Eni For 2018 si descrive – attraverso il Report di sostenibilità, il Percorso di decarbonizzazione, le Performance e le Storie di persone coinvolte – non solo lo scenario attuale e come l’azienda lo sta affrontando, ma anche come le diverse attività messe in campo contribuiscono al raggiungimento degli SDGs, con sfide, difficoltà e obiettivi raggiunti.
“L’Agenda 2030 – si legge nel documento – identifica i 17 Sustainable Development Goals (SDGs) che rappresentano obiettivi comuni di sviluppo sostenibile per le complesse sfide attuali e costituiscono un riferimento importante per la comunità internazionale. Nell’ambito di queste sfide globali, l’energia svolge un ruolo essenziale per il raggiungimento dei bisogni primari, per lo sviluppo socio-economico dei Paesi, per la protezione ambientale e la sicurezza internazionale. Con questa consapevolezza, all’interno del proprio Piano Strategico 2019-2022, Eni ha definito degli obiettivi per contribuire direttamente o indirettamente al conseguimento degli SDGs”.
Quali i goals ai quali Eni contribuisce?
Gli obiettivi 7 e 13, riferibili allo sviluppo delle rinnovabili e al contrasto al cambiamento climatico, Eni riconosce una priorità nel “creare valore di lungo termine attraverso l’accesso alle risorse energetiche in maniera efficiente e sostenibile per tutti in un futuro low carbon”.
Tra il 2018 e il 2022, Eni prevede di spendere 1 miliardo di euro in ricerca, di cui oltre il 50% su tecnologie per la decarbonizzazione e per l’economia circolare, e nei prossimi anni altri 3 miliardi in progetti di decarbonizzazione, con l’obiettivo di raggiungere una Net zero carbon footprint sulle emissioni dirette delle attività upstream valorizzate in equity al 2030 e, nel 2025, una potenza installata per impianti di generazione elettrica da fonti rinnovabili di 5 GW.
Gli obiettivi 5, 8, 9 e 16 sono citati quando si parla di “incentivare una crescita economica, duratura, inclusiva e sostenibile favorendo l’innovazione e una industrializzazione equa, attraverso l’integrità delle operazioni”. Tra le attività in programma per questi goals, l’aumento della percentuale di donne in azienda, il potenziamento delle iniziative di work life balance, gli investimenti di 2 milioni di euro all’anno in formazione su temi inerenti il mondo dell’innovazione e quelli in salute per circa 180 milioni di euro al 2022.
Quando si parla di riduzione degli impatti ambientali, si citano il 6, 12, 14 e 15 specificando che si intende raggiungerli attraverso “una gestione responsabile delle risorse e modelli sostenibili di produzione e consumo, proteggendo gli ecosistemi in cui si opera”. Previsto l’aumento della quota di acqua di falda bonificata e riutilizzata, con un 86% di acqua di formazione reiniettata al 2022, l’aumento della quota di rifiuti destinati a recupero e il rafforzamento della cultura della sicurezza di processo, con la costituzione di un pool di process safety auditor interni e monitoraggio delle azioni correttive emerse dagli audit.
Sviluppo locale anche attraverso partnership pubblico private è quello che contribuirà ai goals 1, 2, 3, 4, 10 e 17. “Sostenere i Paesi ospitanti, supportando percorsi di sviluppo sostenibili, sulla base delle necessità locali”: ciò a cui si punta, grazie a investimenti per lo sviluppo locale per 431,5 milioni di euro al 2022 in progetti relativi all’accesso all’energia o grid, all’educazione e formazione e all’accesso all’acqua e servizi igienici e salute.
Qual è il processo di definizione degli obiettivi prioritari in termini di sostenibilità?
Nel report è descritta anche la modalità di definizione dei temi materiali di sostenibilità per Eni, basata su un processo di identificazione di tutti i temi rilevanti e di un successivo processo di prioritizzazione che tiene in considerazione dell’analisi di scenario, dei risultati del risk assessment, ovvero nella identificazione dei principali rischi di Eni che includono potenziali impatti ambientali, sociali, reputazionali, sulla salute e sicurezza, oltre che della prospettiva degli stakeholder.
I temi identificati e prioritizzati diventano la base dell’elaborazione del Piano Strategico quadriennale, che coniuga obiettivi economico-finanziari e di sostenibilità.
In collaborazione con Eni
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