Smart working, tra nuove abitudini e condivisione di documenti

Stiamo vivendo un periodo storico molto particolare, anzi, decisamente unico: non era mai avvenuto che un accadimento, in questo caso un fatto legato alla salute pubblica ovviamente stiamo parlando del coronavirus, portasse ad uno stravolgimento così netto delle nostre abitudini di vita imponendo l’isolamento sociale. In due mesi sono diventate di uso comune parole quali lockdown (termine che indica la chiusura di tutto e che ci obbliga a stare in casa cercando di limitare il contagio da Covid 19), delivery (perché quella che era la nostra abitudine di frequentare pub, pizzerie e ristoranti per cenare in compagnia ora può essere al massimo limitata alla consegna a casa) e smart working, ovvero il lavoro da casa.

Lo smart working

Molte attività lavorative si sono dovute fermare in questo periodo storico a causa della pandemia. Certo, alcune attività fondamentali non hanno potuto arrestarsi del tutto, si pensi in primo luogo ai medici ma anche ai supermercati e a tutto l’indotto soprattutto in ambito alimentare. Per altri tipi di attività, invece, è stato possibile organizzare il lavoro in smart working, in modo che le singole persone potessero continuare a svolgere le proprie mansioni da casa, utilizzando software che permettano di lavorare da remoto assicurando una sorta di continuità ai fruitori di molti servizi.

Come cambia la nostra vita (e il nostro lavoro)

Il lavoro da remoto è una soluzione alla quale già si pensa da molto tempo per facilitare le connessioni fra colleghi, o fra aziende e clienti, eliminando il problema degli spostamenti. Ovviamente alcuni settori richiedono e richiederanno sempre la presenza fisica ma le soluzioni, grazie alle moderne tecnologie, sono tantissime. Oltre alle decine di app presenti sul mercato che permettono di connettersi dal computer o dal cellulare, molte sono le soluzioni che ci consentono di poter lavorare a distanza. Una delle principali necessità delle aziende, dei freelance ma anche dei privati è quella di condividere il lavoro svolto o da svolgere con i propri interlocutori.

Condividere i documenti

Condividere i tuoi documenti è oggi estremamente facile grazie a una moltitudine di servizi che permettono di caricare online i propri file e metterli a disposizione di altri utenti, scegliendo di volta in volta se lasciare la possibilità a tutti di modificare i suddetti file, o semplicemente poterli visualizzare, oppure ancora limitando l’accesso esclusivamente ad alcune persone per determinati documenti. Tutto questo è diventato una prassi comune ed è noto con il nome, ormai entrato nel gergo comune, di cloud.

Il cloud server non è altro che un server virtuale, l’equivalente del proprio hard disk fisico, sul quale è possibile gestire i file, catalogare i documenti creando diverse cartelle e poi, eventualmente, condividere con altre persone per facilitare lo scambio di informazioni.

I servizi cloud, ovviamente, sono di diverso genere e offrono un’ampia gamma di possibilità e varianti per venire incontro alle necessità di ognuno: in base alle diverse offerte presenti sul mercato, ognuno può scegliere di accedere a quella che abbia lo spazio disponibile di cui ha bisogno.

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