Quali gli impatti della pandemia nel mercato del Printing & Document?

ASSOIT (Associazione Produttori Soluzioni di Stampa, Digitalizzazione e Gestione Documentale) analizza i primi impatti della pandemia nel mercato del Printing & Document e propone una serie di pillole video in cui i consiglieri dell’Associazione condividono le loro riflessioni sul presente e futuro dell’office printing. A settembre una nuova ricerca sullo Smart Printing.

Negli ultimi mesi l’emergenza ci ha portato a cambiare molti aspetti della vita quotidiana. Sia nella parte del business sia nella vita personale abbiamo rivoluzionato abitudini e modalità operative che sembravano consolidate da sempre. In questo lasso temporale sono cambiati il nostro modo di lavorare, di studiare, di acquistare e di relazionarci con gli amici e con le persone. Ci siamo adattati tutti, diventando sicuramente più agili. Ci siamo spinti ancora di più verso il digitale perché la tecnologia ci ha permesso di continuare a lavorare e a interagire meglio e in sicurezza” – dichiara Tino Canegrati (Presidente ASSOIT) nel primo dei video pubblicati sul canale LinkedIn dell’associazione a partire dal 4 maggio e sino a fine luglio.

Nei mesi di marzo e aprile la chiusura di molte attività con codici ATECO ritenuti non essenziali ha significativamente ridotto il numero di sistemi di stampa attivi nel mondo office e PA. Dato rilevato da ASSOIT attraverso il numero di chiamate di assistenza tecnica, ridottesi a circa il 30% rispetto alla normalità nella fase di maggiori restrizioni.

Il numero inferiore di device attivi ha indirizzato un calo dei volumi di stampa in ufficio stimato attorno al 65% rispetto al medesimo periodo del 2019, compensati parzialmente da una crescita di oltre il 40% delle stampe da casa.

Un nuovo ambiente di lavoro/studio che si è attrezzato con nuovi prodotti di stampa e multifunzione, contribuendo anche alla crescita esponenziale degli scambi di documenti digitali. E’ ancora ASSOIT a raccogliere stime sul venduto di dispositivi multifunzione per l’ambiente home-office, cresciuti mediamente del 75% nelle settimane di lockdown rispetto alle medesime settimane del 2019.

Sistemi di stampa utilizzati per le attività lavorative come elementi di input (funzione scanner) o di output (funzione stampa) dei flussi informativi tra server centrali o colleghi, fornitori, clienti. Sistemi utilizzati anche dai più giovani, che da casa hanno così riscoperto (o a volte scoperto per la prima volta) l’utilità della consultazione del documento stampato per le loro attività di studio e svago. Stampando in prima persona.

La fase di riapertura è stata analizzata per il mese di maggio, e l’associazione ha rilevato come i volumi di stampa office stiano risalendo, con volumi valutati attorno al 70% rispetto allo scorso anno. Si prevede che con giugno e luglio si potrà tornare ad un livello pari all’80% del 2019, ma sarà a settembre e ottobre che si consolideranno i nuovi modelli lavorativi che la pandemia ha accelerato.

Abbiamo l’opportunità di migliorare il concetto di smart working. L’emergenza ci ha insegnato che possiamo riconsiderare il modo di progettare vivere i nostri luoghi di lavoro. Abbiamo un’occasione per pensare in modo più ambizioso. Dobbiamo immaginare una fase di smart thinking, con l’agilità necessaria per garantire l’efficienza del lavoro, ma anche la qualità delle relazioni la gestione del tempo personale” – dichiara Massimo Pizzocri (Vicepresidente ASSOIT).

ASSOIT e le aziende associate hanno giocato anche in questa fase un ruolo molto importante garantendo la continuità dei processi di gestione documentale anche in un momento di profonda trasformazione delle richieste.

ASSOIT lavora per indirizzare la trasformazione dell’elemento su cui tutti noi prendiamo decisioni: il documento. Una volta era un documento principalmente cartaceo, via via negli anni si è trasformato ed è diventato sempre più digitale. L’obiettivo degli associati non è mai stato quello di far stampare di più ma far stampare meglio, concentrandoci su aspetti quali la mobilità, la sostenibilità piuttosto che la sicurezza” – aggiunge Daniele Puccio (Consigliere Assoit)

Si stanno sviluppando rinnovati modelli di Smart Printing. E’ cambiato l’uso dei dispositivi di stampa che diventano beni di utilizzo promiscuo tra attività di casa e di lavoro. Dovranno cambiare anche i servizi di stampa gestita, diventando più elastici, flessibili, per soddisfare una diversa attività aziendale, che si dovrà adattare al lavoro remoto e alla attività personale.

“Nei mesi appena trascorsi, si è vissuta un’evoluzione dalla rapidità eccezionale. Questo periodo, tanto critico quanto inaspettato, ha offerto la possibilità di rivoluzionare molti paradigmi del nostro modo di lavorare. Dogmi che sembravano impossibili da scardinare se non attraverso un lungo e complesso programma di ridefinizione dei processi operativi. Nella realtà dei fatti ciò a cui abbiamo assistito è una repentina riprogettazione degli schemi di lavoro, in modo particolarmente incisivo nelle attività d’ufficio.

Come può essere accaduto in così breve tempo? Se da un lato si è potuto contare su tecnologie molto più all’avanguardia e pronte a nuove modalità di lavoro di quanto non lo fossero gli stessi processi operativi, dall’altro la natura umana ha mostrato la sua naturale predisposizione di adattamento a nuove condizioni esterne.” Afferma Massimo Macarti, Amministratore Delegato di Canon Italia e Vicepresidente ASSOIT “Sulla scia di questa consapevolezza possiamo con fiducia affermare che la trasformazione digitale, anche nel mondo del printing, guarda al futuro con nuovo ottimismo e una grande quantità di nuove opportunità”.

Lo Smart Printing (inteso come l’insieme del pensare, gestire, condividere documenti) sarà l’oggetto della nuova Ricerca che ASSOIT presenterà a Settembre, e che andrà a fare parte della collana che vede già tre volumi sviluppati negli ultimi 4 anni.

“Siamo stati spinti a fare una profonda riflessione sul ruolo e sull’importanza della tecnologia. Quando la tecnologia offre un valore aggiunto ci aiuta e ci semplifica la vita. Ci rende più efficienti e più produttivi indipendentemente dal luogo in cui la utilizziamo, che sia a casa, in ufficio o in mobilità. Semplicità e semplificazione sono due concetti molto importanti per lo sviluppo del nostro Paese e delle nostre imprese, e la nostra associazione continuerà ad esserne motore e parte attiva – aggiunge Marcello Acquaviva (Consigliere ASSOIT).”

La ricerca “Smart Printing” studierà il nuovo futuro della stampa tra modelli centralizzati e distribuiti, dove il concetto di stampa distribuita valicherà il perimetro dei siti aziendali, entrando nelle case dei dipendenti che gestiranno parte del proprio lavoro in smart working. ASSOIT svolgerà la ricerca coinvolgendo la filiera (canale e utilizzatori finali) per indicare nuove buone pratiche d’uso dei sistemi di stampa. In un contesto in cui usufruire di stampe sarà come oggi utilizzare l’auto, il telefonino e/o il computer aziendali. Con soluzioni che garantiscano sicurezza, sostenibilità e corretta accountability in funzione dell’uso: personale o aziendale.

Cambiano le modalità e i luoghi di fruizione dei sistemi di stampa, ma è ancora più importante seguire le buone pratiche di acquisto e uso dei sistemi di stampa, buone pratiche che ASSOIT continua a ricordare e divulgare, nella sua primaria attenzione all’etica e alla sostenibilità.

 

Copia & Incolla: perché questo titolo? Perché i contenuti di questa categoria sono stati pubblicati SENZA ALCUN INTERVENTO DELLA REDAZIONE. Sono comunicati stampa che abbiamo ritenuto in qualche modo interessanti, ma che NON SONO PASSATI PER ALCUNA ATTIVITÀ REDAZIONALE e per la pubblicazione dei quali Tech Economy 2030 NON RICEVE ALCUN COMPENSO. Qualche giornale li avrebbe pubblicati tra gli articoli senza dire nulla, ma noi riteniamo che non sia corretto, perché fare informazione è un’altra cosa, e li copiamo ed incolliamo (appunto) qui per voi.

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