Dalla Blockchain all’IA: il digitale a supporto della logistica dei vaccini

Per sostenere la vaccinazione contro il COVID-19, c'è la necessità di formare una rete logistica il più efficiente possibile, in grado di garantire le giuste quantità di vaccino quando e dove necessario. In che modo il digitale, dalla Blockchain all'IA, può aiutare in questo campo?

Immagine distribuita da Pixabay

Al momento in Italia le persone vaccinate – ossia coloro che hanno completato il ciclo con dose unica o doppia dose del farmaco – rappresentano l’87% della popolazione totale con più di 12 anni, percentuale che si alza al 90% se consideriamo almeno una dose somministrata, mentre la media europea si attesta intorno al 70%. Se è vero che la fase iniziale della campagna è stata molto lenta per quasi tutti i paesi europei, lo è altrettanto il fatto che ad oggi si è arrivati in una fase il cui ritmo è buono e procede stabilmente.

Di fatto, l’obiettivo delle campagne vaccinali in corso è quello di somministrare a quante più persone possibili le dosi del farmaco in modo da rallentare l’avanzamento del virus e ridurne la sua forza. Quest’obiettivo, tuttavia, si scontra con una serie di problematiche, le quali esulano dallo scetticismo di alcuni cittadini e che sono state responsabili dei ritardi iniziali: si pensi ai tempi di produzione, distribuzione e somministrazione, così come alla priorità di vaccinare determinate fasce della popolazione e gestire/programmare la somministrazione delle dosi successive alla prima.

Se poi si pensa al fatto che con ogni probabilità si dovranno effettuare dei richiami nel corso degli anni, c’è la necessità di formare una rete logistica il più efficiente possibile, in grado di garantire le giuste quantità di vaccino quando e dove necessario. Il digitale, su questo fronte, può contribuire concretamente a far sì che le vaccinazioni contro il COVID-19 possano essere efficienti sia per i cittadini, sia per i produttori degli stessi.

Una logistica efficiente e sostenibile

Il Camelot Consulting Group evidenzia tre differenti aree sulle quali lavorare per far sì che la logistica dei vaccini possa essere tanto efficiente quanto affidabile:

  1. visibilità in tempo reale sulle informazioni riguardanti tutta la filiera logistica;
  2. connettività/condivisione dei dati e dei documenti tra produttori, spedizionieri, istituzioni, centri vaccinali, grossisti e medici;
  3. analisi per capire, sulla base dei dati, quali solo le migliori soluzioni logistiche per minimizzare ritardi, danni e furti.

L’installazione di sensori IoT potrebbe aiutare a tenere monitorate le temperature e a segnalare in tempo reale eventuali variazioni, così da permettere azioni repentine per porvi rimedio

Per migliorare la visibilità sui vari passaggi all’interno della filiera logistica, la sensoristica permetterebbe il monitoraggio di ogni step, riportando in tempo reale ogni scostamento rispetto al flusso programmato. Si pensi al fatto che il vaccino è un prodotto particolare, perché spesso va conservato ad una certa temperatura, la quale non può subire variazioni per un determinato periodo di tempo continuato, poiché da essa dipende l’efficacia del prodotto: l’installazione di sensori IoT, in tal senso, potrebbe aiutare a tenere monitorate le temperature e a segnalare in tempo reale eventuali variazioni, così da permettere azioni repentine per porvi rimedio.

Ben prima dello scoppio della pandemia, le Nazioni Unite hanno collaborato con il governo indiano per lo sviluppo dell’Electronic Vaccine Intelligence Network (eVIN), ossia un sistema di monitoraggio e gestione della supply chain per i vaccini in tempo reale. Il sistema – oggi più strategico che mai per la gestione della vaccinazione in un paese come l’India che sta vivendo una crisi sanitaria senza precedenti – permette di monitorare oltre 28.000 centri di smistamento dei vaccini grazie all’installazione di 50.000 sensori IoT per la rilevazione della temperatura. Questo ha permesso la riduzione dell’80% dei rischi di esaurimento scorte e ha garantito una maggiore disponibilità di dosi specifiche per bambini e donne incinte. Efficientando la logistica, è stato inoltre possibile ridurre i casi di cattiva gestione, permettendo un risparmio di circa 90 milioni di dosi di vaccini. Il sitema eVIN viene tutt’ora utilizzato dal sistema sanitario indiano per la gestione della campagna vaccinale.

La blockchain da visibilità in real-time sulla distribuzione dei vaccini, tracciando ogni passaggio che avviene dalla produzione alla somministrazione degli stessi

IBM, invece, sta utilizzando la blockchain per connettere i fornitori di vaccini, gli enti aderenti alle campagne e i cittadini per facilitare ed ottimizzare la condivisione dei dati e dei documenti nel pieno rispetto della privacy. La blockchain da visibilità in real-time sulla distribuzione dei vaccini, tracciando ogni passaggio che avviene dalla produzione alla somministrazione degli stessi; inoltre permette di scambiare i dati e le informazioni necessarie ad uniformare ed efficientare le strategie di distribuzione tra i vari enti nella rete, abilitando una condivisione più che necessaria in tempi di pandemia.

In termini di analisi dei dati, Microsoft – che soprattutto tramite il suo fondatore non ha mai nascosto l’interesse nello sviluppare sistemi per gestire la pandemia – ha sviluppato una piattaforma in grado di aiutare a prevedere meglio la domanda di vaccini. La piattaforma si rivolge ai governi, ai sistemi sanitari nazionali, alle organizzazioni sanitarie e ai centri vaccinali per gestire il processo end-to-end dello screening dei pazienti, della programmazione delle somministrazioni sino alla gestione dei richiami. Insomma, si tratta di un sistema di reportistica che integra i dati provenienti da diversi attori lungo la supply chain e che di fatto permette una gestione molto più efficiente.

L’AI permette di costruire modelli previsionali volti a giocare di anticipo e ridurre eventuali ritardi nelle consegne e rallentamenti delle campagne vaccinali

Anche l’Intelligenza Artificiale ed il Machine Learning possono essere utilizzate in molteplici modi per la logistica dei vaccini, dall’apprendimento dei tempi di consumo di paesi, regioni e città, fino alla previsione delle carenze delle materie prime per produrli. L’AI, in tal senso, permette di costruire modelli previsionali volti a giocare di anticipo e ridurre eventuali ritardi nelle consegne e rallentamenti delle campagne vaccinali in corso in tutto il mondo.

I governi e le organizzazioni sanitarie possono trovare nel digitale un alleato concreto per la lotta alla pandemia, che possa supportarli nella gestione e nell’avanzamento della vaccinazione di massa. Sin da subito le tecnologie a disposizione possono portare un valore aggiunto intervenendo nella filiera logistica riducendo gli errori, gli sprechi e rendendo disponibili in tempi più veloci le dosi di vaccino necessarie per la popolazione.

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