SOPA-PIPA: lettera aperta al Congresso USA per bloccare definitivamente le proposte di legge

SOPA e PIPA (Stop Online Piracy Act, Protect-IP Act) le due proposte di legge pendenti al congresso USA non smettono di suscitare polemiche ed opposizioni. I due disegni di legge sono fortemente voluti da alcune delle maggiori associazioni industriali statunitensi,  come RIAA (Recording Industry Association of America) e MPAA (Motion Picture Association of America), al fine di tutelare la proprietà intellettuale ed i diritti economici ad essa connessi.

Le due proposte di legge hanno scatenato le proteste della rete e di diverse aziende della new economy, tanto che sono al momento pendenti e la discussione su di esse è state al momento rimandata. Ciò non soddisfa tutti, però, e molti la ritengono una semplice tattica politica per rimandarne l’approvazione ad un momento in cui l’opinione pubblica mondiale sia maggiormente favorevole o distratta. 75 gruppi ed associazioni hanno, così, deciso di inviare una lettera aperta al congresso per chiedere di bloccare definitivamente i lavori sui due disegni di legge.

Reddit, Mozilla, Electronic Frontier Foundation, Public Knowledge, Open Congress, Human Rights Watch, tra gli altri, pertecipano all’iniziativa. Nella lettera esprimo preoccupazione sia riguardo le probabili limitazioni delle libertà individuali sia per i possibili problemi causati alle attività economiche. “Riteniamo che questa legge potrebbe avere effetti dannosi sulla libertà di parola, l’innovazione, la sicurezza informatica e la creazione di posti di lavoro.” Sottolineano, poi, la grande varietà di persone ed aziende che hanno espresso dubbi sulle proposte e che queste obiezioni “sono troppo importanti e troppo numerose per essere pienamente affrontate con frettolose revisioni”.

I firmatari della lettera ritengono, inoltre, che il Congresso debba allargare la propria prospettiva e farsi influenzare meno dall’industria. “I futuri dibattiti sulla proprietà intellettuale … devono evitare una ristretta prospettiva che tiene conto solo del punto di vista dell’industria. Troppo spesso, il Congresso si è focalizzato esclusivamente su aree dove alcuni detentori di diritti ritengono le leggi esistenti troppo deboli, senza considerare contemporaneamente i modi in cui le esistenti policy hanno minato la libertà di parola e l’innovazione.”

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