Legge antipirateria, Wikipedia si oscura per protesta

Mercoledì 18 gennaio la versione inglese dell’enciclopedia online chiuderà per 24 ore, in segno di protesta contro la proposta di legge antipirateria all’esame del Congresso americano.

La notizia è stata annunciata su Twitter dal fondatore di Wikipedia, Jimmy Wales. Il blackout partirà dalla mezzanotte di mercoledì e potrebbe riguardare anche siti come Google e Facebook nel caso in cui decidessero di aderire alla protesta contro il Sopa (Stop online piracy act).

Già il mese scorso i fondatori di Netscape, Google, Twitter, Yahoo, YouTube, eBay e Wikipedia avevano espresso il loro dissenso sulla proposta di legge con una lettera indirizzata al governo americano. Se il provvedimento passasse, avevano dichiarato “darebbe al governo americano il potere di censurare il web ricorrendo alle stesse tecniche impiegate da Cina e Iran”.

La proposta di legge – appoggiata da Rupert Murdoch, il magnate di NewsCo – è al contrario fortemente osteggiata dalla Casa Bianca. Il governo americano ha dichiarato, infatti, di non voler sostenere “una legislazione che riduce la libertà di espressione, aumenta i rischi per la cyber-sicurezza e blocca le dinamiche e le innovazioni globali di Internet. Ogni sforzo per combattere la pirateria online deve considerare anche il rischio della censura online su attività legali e non deve fermare l’innovazione delle nostre società dinamiche, grandi e piccole che siano”.

 

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