Web Analytics parte 4 – Guida ai Webmasters Tool di Google

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Nel corso delle puntate precedenti sono stati presi in esame gli aspetti essenziali per approcciare gli strumenti di Web analytics. Dopo una panoramica delle funzionalità dei Webmaster Tool di Google, si andrà ora ad esplicitare nel dettaglio alcune delle feature più interessanti lato SEO.

Una volta effettuato l’accesso e verificato il sito da monitorare si potrà navigare attraverso varie voci di menu contenenti molte informazioni utili come illustrato in figura:

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Partendo dalla prima voce si possono trovare delle opzioni di configurazione del proprio sito web, come la possibilità di impostare il sito in vista di un cambio di dominio di un sito già esistente o modificare alcuni parametri presenti all’interno della struttura delle URL. Generalmente si tende a lasciare questi parametri di default o di incaricare il proprio reparto di ICT per la gestione degli stessi. Una voce però molto interessante è quella dei Sitelink in cui si può decidere se “declassare” un sitelink superfluo in base ai proprio obiettivi di marketing e di visualizzazione sui motori di ricerca.

I Sitelink sono infatti dei link interni al proprio sito visualizzati nei risultati di ricerca di Google e hanno lo scopo di aiutare gli utenti a navigare nel sito web.  Supponiamo di avere la situazione presente nella figura in basso:

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Se per motivi di marketing si volesse che all’interno dei risultati di Google non apparisse il link alla pagina di “Advertising” è possibile con pochi semplici step comunicare ai webmaster tool di “declassare” il link.

Come detto sopra dipende da quali informazioni vogliamo far vedere all’utente per specificare più efficacemente cosa potrebbe trovare all’interno di un sito web, quindi più che di ottimizzazione si parla proprio di web marketing, come nel caso della scrittura del meta tag description spiegato qualche puntata fa.

Per far retrocedere l’URL di un sitelink bisogna:

  1. Andare in Configurazione a Sitelink.
  2. Inserire nella casella di testo l’URL che si desidera che non venga visualizzato nei sitelink
  3. Cliccare sul pulsante “declassa”

Tornando al menu principale nella sezione “Salute” è possibile verificare se sono presenti eventuali errori di scansione da parte degli spider di Google o se vengono individutati dei software dannosi “malware” che possano intaccare la leggibilità del proprio sito, compromettendo così l’ottimizzazione stessa. Anche in questo caso è necessario segnalare possibili segnalazioni al reparto ICT o al proprio webmaster per poter risolvere il problema.

Le voci più importanti per l’ottimizzazione sui motori di ricerca sono le voci “Traffico” e “Ottimizzazione”.  Uno degli strumenti più importanti per la Search Engine Optimization sono probabilmente le “Query di ricerca”:

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In questa schermata vengono visualizzate le informazioni sulle query di Ricerca su Google che hanno restituito pagine del proprio sito web. È possibile,inoltre, esaminare le informazioni relative alle pagine che sono state visualizzate più spesso nei risultati di ricerca (le pagine principali).

È molto importante capire in che modo gli utenti raggiungono un sito. In questo modo si può analizzare per quali parole chiave un sito viene visualizzato nelle SERP di Google, specificando la posizione media, le impression e il tasso di click through.

Altri elementi di tenere in considerazione sono i “Link Interni” e “Link che rimandano al tuo sito” che mostrano come Google individua la struttura dei link esterni ed interni del proprio sito.

Da queste due schermate è possibile capire come e in che modo un sito viene linkato da un altro. I link esterni al sito devono provenire da siti di qualità per incrementare conseguentemente la qualità del proprio sito web. Anche gli anchor text devono essere coerenti con l’articolo linkato per segnalare a Google l’esatta corrispondenza tra sito e parola chiave.

Per quanto riguarda i link interni il discorso è analogo. Bisogna strutturare i link interni in modo da evidenziare maggiormente le pagine o le sezioni che vogliamo promuovere maggiormente in base ai nostri obiettivi. È fondamentale quindi monitorare costantemente il sistema di linking esterno ed interno per valutare eventuali azioni correttive sull’utilizzo degli anchor text. La sezione “Ottimizzazione”, come facilmente intuibile, fornisce dei tool che permettono di migliorare il grado di Search Engine Optimization del proprio sito web.

Oltre allo strumento che permette di indicare a Goolge una sitemap, uno strumento di controllo e analisi molto utile sono proprio i “Miglioramenti HTML”.

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Se un sito ha un elevato numero di pagine con i meta tag Title e Description duplicati, bisogna correre ai ripari il prima possibile per non essere penalizzati da Google. I contenuti duplicati, infatt,i sono uno dei fattori più penalizzanti per Google, soprattutto se la duplicazione esiste all’interno del sito stesso.

L’ultimo strumento che illustriamo sono le cosiddette Parole chiave per i contenuti, dove vengono elencate le parole chiave più significative, con le relative varianti, trovate da Google durante la scansione di un sito web. Le parole chiave vengono classificate in base all’importanza di ogni parola determinata dalla frequenza con cui viene trovata nelle pagine del sito: se, ad esempio, un sito che parla di mele ha una struttura di link interno dove le parole più utilizzate come anchor text sono “pere” e “banane”, evidentemente qualcosa è andato storto.

È cosa buona e giusta, quindi, monitorare costantemente il proprio sito grazie agli strumenti di Web Analytics che nel caso di Google sono gratuiti e quindi accessibili a tutti.

Con questa puntata termina il percorso relativo agli strumenti di analisi web che, spero, abbia fornito le basi fondamentali per mettere in pratica i suggerimenti SEO dati fino ad ora e monitorare i progressi, oltre  a reagire prontamente in caso di eventuali azioni correttive.

Alla prossima!

 

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