Square si espande sul mercato: mobile payment anche da Starbucks

Square, la start-up per i pagamenti via mobile, ha stretto una partnership con la celebre Cooffee Company “Starbucks”. Da quest’autunno Square sarà l’azienda che si occuperà di gestire il flusso di acquisti tramite carta di credito di tutti i punti vendita Starbucks negli Stati Uniti. Un progetto che vede la celebre catena di caffetterie direttamente coinvolta nell’innovativo progetto, poiché in Square la Starbucks ha investito 25 milioni di dollari.
Ci si aspetta anche che nei prossimi mesi il Chief Execuive di Starbucks entri a far parte del Cda di Square, tanto per poter gestire ancora più da vicino questo a altri progetti in cantiere. D’altro canto è stato stimato che la startup dei pagamenti, con solo tre anni di vita, ad oggi abbia le basi per raggiungere un volume d’affari tale da valere 3,25 miliardi di dollari.

Ma come funzionerà nella pratica il processo di pagamento? Quando la tecnologia sarà al pieno del suo impiego, grazie all’implementazione del sistema GPS, quando un cliente entrerà in uno Starbuks store, il suo smartphone notificherà automaticamente alla cassa del punto vendita l’accesso e i suoi dati (con tanto di foto). All’acquirente basterà presentarsi in cassa, dare il suo nome, e il pagamento verrà effettuato.

Square è nata nel 2010 e non è comunque la prima ad offrire questo tipo di servizi: in passato adottati da società come Google, PayPal e Microsoft, hanno avuto difficoltà nella loro diffusione poichè richiedono la collaborazione di numerosi players (compagnie produttrici delle carte di credito, banche, produttori di telefonini e retailers). Ma nonostante possibili diffidenze, le stime degli analisti parlano chiaro: secondo il centro ricerche della Gartner, il mobile payment è cresciuto del 61,9% solo nel 2012.

D’altro canto l’adozione di servizi strutturati su queste modalità di pagamento da parte di grandi catene come Starbucks, spronerà la diffusione di questi nuovi strumenti e l’adozione da parte dei clienti; ma soprattutto ne faciliterà l’adozione da parte di aziende di minori dimensioni per via dell’allargamento della potenziale base clienti. Un trend senz’altro positivo, i cui tassi di crescita e la rapidità di adozione sono molto alti anche in Europa e in Italia.

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