Dotcom vuole lanciare un servizio di e-mail sicuro

Kim Dotcom, l’imprenditore del web che ha di recente lanciato il servizio di file storage “Mega”, dice di voler implementare nella sua nuova creatura un nuovo servizio di email criptato.

Parlando dalla Nuova Zelanda attraverso un collegamento video Skype a Londra, Dotcom ha dichiarato che il suo nuovo servizio di archiviazione file, lanciato nel mese di gennaio, ha ora più di 3 milioni di utenti registrati che hanno memorizzato un totale di 125 mila file nel primo mese di apertura. “Ci sono voluti due anni di Dropbox per raggiungere questo” afferma Dotcom. “Stiamo vedendo aumentare la domanda per questo servizio”.

Poi ha continuato, “abbiamo intenzione di estendere le caratteristiche di Mega ad un servizio di mail che, completamente criptato, permetterà di non preoccuparsi se il governo o i provider di internet guardano le nostre mail”.

Dotcom sta ancora combattendo per cercare di ribaltare le accuse che gli Stati Uniti hanno mosso contro di lui per la violazione di copyright dei file caricati sul vecchio servizio Megaupload. Dal 12 gennaio, data in cui è stato arrestato, i suoi beni sono stati sequestrati e ha rivelato a Business Insider che sta ancora lottando per avere tutto indietro e che il suo team di avvocati, che non paga da un anno, sta lavorando per fare l’impossibile: “Ho il miglior team di avvocati che i soldi non possono comprare” ha dichiarato Dotcom.

L’imprenditore accusa il governo americano di aver “hackerato la sua stessa legge” ignorando la propria legislazione affermando che il servizio Megaupload, che ha permesso alle persone di caricare, condividere e trasmettere file, obbediva al Digital Millennium Copyright Act degli Stati Uniti (DMCA): “il DMCA avrebbe dovuto proteggerci e darci porto sicuro, ma ci hanno perseguito e fatto chiudere”.

Non la pensa allo stesso modo Frances Moore, amministratore delegato di IFPI, che rappresenta le case discografiche a livello internazionale, che ha dichiarato che la mossa contro MegaUpload ha avuto, invece, un effetto positivo: “L’azione da parte dei governi e dei tribunali ha avuto un impatto importante e i servizi di cloud hanno visto una forte riduzione del traffico”.

Dotcom ha dichiarato, infine, che il servizio di Megaupload era in procinto di arrivare ad essere quotato in borsa e non si spiega come “un organizzazione criminale”, così come l’aveva definita il governo degli Stati Uniti, potesse avere l’ambizione di essere una società pubblica.

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