Microsoft acquista i cellulari Nokia per 5,44 mld

Grandi cambiamenti in casa Microsoft. Dopo l’annuncio del prossimo addio di Steve Ballmer da Ceo dell’azienda e le insistenti voci che  danno Bill Gates come suo successore, arriva la notizia dell’acquisto dei telefonini Nokia. Una nuova apertura al mondo mobile che la dice lunga su quale business l’azienda è intenzionata a puntare per il futuro. “Microsoft non ha un futuro se non si sviluppa nel settore mobile. È arrivata al punto del ‘tutto o niente”:  questo il parere di Carolina Milanesi, analista per Gartner che ha commentato l’acquisto.

Microsoft Corporation e Nokia Corporation, infatti, hanno annunciato che i Consigli di Amministrazione di entrambe le società hanno deciso di stipulare una transazione per cui Microsoft acquisterà le attività “devices e sevices” di Nokia, le licenze per i brevetti e l’uso dei servizi di mappatura. Microsoft pagherà 3,79 miliardi di euro per l’acquisto di tutti i dispositivi Nokia, 1,65 miliardi di euro per i brevetti di licenza Nokia, per un prezzo totale della transazione di 5,44 miliardi di euro in contanti.

Siamo entusiasti e onorati di portare le persone incredibili di Nokia, le tecnologie e le attività nella nostra famiglia Microsoft. Data la nostra lunga partnership con Nokia e tanti leader chiave Nokia che si stanno unendo Microsoft, prevediamo una transizione graduale e grande esecuzione”, ha dichiarato Steve Ballmer, Microsoft CEO. “E ‘un passo coraggioso verso il futuro – una vittoria per i dipendenti, azionisti e consumatori di entrambe le società. Portare queste grandi squadre insieme accelererà quota e profitti di Microsoft nel settore della telefonia, e rafforzerà le opportunità globali sia per la Microsoft ed i suoi partner in tutta la nostra intera famiglia di devices and services” ha aggiunto Ballmer.

Per Nokia, questo è un momento importante di reinvenzione e da una posizione di forza finanziaria,ora  possiamo costruire il nostro prossimo capitolo“, ha dichiarato Risto Siilasmaa, presidente del consiglio di amministrazione di Nokia e, dopo l’annuncio, Nokia CEO ad interim. In seguito all’accordo con Microsoft, Stephen Elop, amministratore delegato di Nokia, lascia l’attuale ruolo per diventare vice presidente esecutivo della divisione “Devices & Services”. Al suo posto Risto Siilasmaa, che avrà l’incarico di amministratore delegato ad interim. “Dopo una valutazione approfondita di come massimizzare il valore per gli azionisti, tenendo conto anche di una serie di alternative, crediamo che questa operazione sia il miglior percorso per andare avanti per Nokia e per i suoi azionisti. Inoltre, l’accordo offre opportunità future per molti dipendenti Nokia come parte di una società con la strategia, le risorse finanziarie e la determinazione per avere successo nel settore mobile” ha aggiunto Risto Siilasmaa.

L’accordo che dovrebbe chiudersi nel primo trimestre 2014 porta a Microsoft circa 32.000 dipendenti Nokia inclusi i 4.700 che lavorano in Finlandia. Le attività che si prevede verranno trasferite nel 2012 hanno generato 14,9 miliardi di euro, o circa il 50% delle vendite di Nokia. “Grazie alla nostra partnership di successo, possiamo ora mettere insieme il meglio di ingegneria del software di Microsoft con il meglio della tecnica di Nokia del prodotto, design premiato, e le vendite globali, marketing e produzione“, ha dichiarato Stephen Elop,”con questa combinazione di persone di talento, abbiamo la possibilità di accelerare il ritmo attuale e innovazione di avanguardia di entrambi i nostri dispositivi intelligenti e prodotti di telefonia mobile“.

Con l’accordo Microsoft acquista i marchi Lumia e Asha e ha la licenza su quello Nokia. “Nokia continuerà ad avere e gestire il marchio Nokia e manterrà il proprio portafoglio brevetti“, garantendo a Microsoft una licenza di 10 anni sui suoi brevetti. A Nokia Microsoft metterà subito a disposizione un finanziamento da 1,5 miliardi di euro in tre tranche da 500 milioni di euro in obbligazioni convertibili. L’accordo con Nokia mostra la volontà di Microsoft nel rafforzarsi nella telefonia mobile, dove resta indietro rispetto a Samsung e Apple.

 

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