Profitti record nel 2013 per Huawei

Huawei registra un aumento dei profitti annuali del 34%, dovuto soprattutto al crescente mercato cinese, e si conferma come terzo produttore mondiale di smartphone, dopo Samsung e Apple, e in vantaggio sulle concorrenti ZTE e Lenovo che crescono a grande ritmo. Il 2013 è stato quindi un anno proficuo per l’azienda orientale, grazie anche alla grande offerta di smartphone a basso prezzo nei paesi emergenti e alla diffusione di modelli più potenti nelle economie più sviluppate.

La Cina, quindi, svolge un ruolo cruciale in questa crescita, trainando la domanda di apparecchiature a marca Huawei, con l’espansione della tecnologia di rete mobile 4G, e contribuendo per un terzo al fatturato totale della società.

Huawei però, non ancora soddisfatta dei propri risultati, punta verso obiettivi ancora più ambiziosi. Nel 2015, infatti, l’azienda mira a consolidare ulteriormente la propria immagine e a diffondere il proprio brand, mentre il traguardo per il 2018 sarà avere ricavi per 70 miliardi di dollari, circa il doppio di quelli registrati durante lo scorso anno. “Grazie a un favorevole clima economico e alla crescita del settore mobile, Huawei, oltre ad aver eseguito la strategia aziendale che si era prefissata, ha sostanzialmente raggiunto i suoi obiettivi di business per il 2013” ha dichiarato l’attuale CEO Eric Xu in un comunicato.

Nonostante le notizie dei giorni scorsi, pubblicate dal New York Times, circa le infiltrazioni della NSA nei server della Huawei per timore di minacce alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti, per l’azienda cinese l’anno appena trascorso ha portato dei considerevoli profitti e i piani per il futuro prospettati dai vertici aziendali non fanno che confermare queste aspettative positive.

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