Roaming: Ue smentisce le voci, Italia non propone alcun rinvio

La presidenza italiana di turno dell’Ue “non sta suggerendo di ritardare la fine dei sovraccosti del roaming“. Così il portavoce della commissaria Ue all’agenda digitale Neelie Kroes smentisce le voci secondo cui un testo di lavoro avanzato dall’Italia va contro la proposta di Commissione e Parlamento Ue. Nei giorni scorsi, infatti, il Financial Times aveva riportato la notizia, poi rimbalzata sulla stampa estera e nazionale, che la presidenza italiana intendesse rinviare la fine delle tariffe extra per le telefonate e l’Internet mobile in  stabilita per il 2015.

Molto recentemente la presidenza italiana ha presentato un testo per aiutare a far avanzare i negoziati” sull’intero pacchetto tlc che Parlamento, Commissione e Consiglio dovranno “presto” cominciare, ha spiegato il portavoce, sottolineando che l’esecutivo comunitario è “molto contento di come gli italiani stiano gestendo” il dossier in modo “positivo e serio”. La presidenza italiana, ha spiegato il portavoce della Kroes, “sto solo provando a far avanzare gli altri elementi del pacchetto mentre vengono definiti i dettagli su come si arriva alla fine del roaming“, per questo “è normale che non tutti i dettagli siano messi nero su bianco in questa fase“. Anzi, ha aggiunto, “alcune parti del testo italiano sul roaming sono anche più forti rispetto alla proposta della Commissione”. In ogni caso “ci aspettiamo”, ha ricordato il portavoce, “che i negoziati vengano completati nel 2014″

Lo conferma che il sottosegretario Sandro Gozi al termine del Consiglio Ue competitività di ieri avvertendo però che “ci sono stati membri che hanno forti riserve su questa questione”. La presidenza italiana ha presentato una nota che fa il punto della situazione per avviare le discussioni con gli stati membri, dopo averne raccolto le osservazioni. In questo si registrano le “preoccupazioni di alcuni stati membri” e si osserva che “la data legislativa per l’introduzione” del sistema roaming come a casa “necessita di essere definita ed è una questione politica significativa“.

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