Taglio dei costi di roaming entro il 2015: l’Italia propone un rinvio?

Il rinvio per la fine delle tariffe extra per le telefonate e l’Internet mobile in roaming. Sarebbe questa la proposta della Presidenza italiana dell’Unione europea così come anticipata dal Financial Times nelle scorse ore, una proposta che andrebbe incontro alle richieste degli operatori tlc da sempre critici sul provvedimento.

La fine dei costi di roaming fa parte di un pacchetto più ampio di azioni nell’ambito del “Connected continent” che realizzerebbe il mercato unico promosso e auspicato dagli uscenti Neelie Kroes e Barroso quale chiave di competitività e miglioramento dei servizi ai cittadini. La Commissione uscente e poi il Parlamento Ue si sono largamente pronunciati in materia, stabilendo per il primo luglio 2014 la fine dei costi di roaming per il traffico dati, rimandando al 2015 la loro abolizione totale. Il pacchetto proposto però per diventare operativo, deve essere approvato dal Consiglio Ue, dove approderà domani con le proposte della presidenza italiana, che saranno sottoposte ai ministri dei singoli stati per raccogliere eventuali suggerimenti o emendamenti.

La proposta italiana prevede di allungare i tempi del “taglio” mossa che, secondo il Financial Times, tenderebbe una mano agli operatori da sempre critici in materia: verrebbe introdotto il principio del roam like home cioè la possibilità di equiparare il costo delle chiamate nei paesi Ue a quello sostenuto sul mercato domestico. Verrebbero poi introdotte tariffe calcolate con cadenza annuale sulla base del “consumo domestico medio annuo nell’Ue” per a prevenire usi anomali o abusivi dei servizi di roaming. Non vengono però citate date: “La data per l’introduzione del roam like home’, oggetto di misure transitorie e limiti di ‘fair use’, è ancora da definire ed è una importante questione politica”.

Per Neelie Kroes, Vicepresidente della Commissione uscente ha dichiarato: “Sentiamo che il testo della Presidenza italiana ha tutte le componenti essenziali necessarie per spingere il mercato delle telecomunicazioni in avanti: termina il roaming, garanzie per la neutralità della rete, più cooperazione in materia di spettro radio e la tutela dei consumatori. Manca un pò dell’ambizione presente nel testo della Commissione, ma è una buona base per ulteriori negoziati “.

 

 

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