Turismo, Expedia: come cambiano i comportamenti dei viaggiatori col mobile?

Con la diffusione di smartphone e tablet, il nostro modo di viaggiare e di organizzare le trasferte si è modificato: ora con pochi click possiamo decidere le tappe di un viaggio intorno al mondo direttamente da casa o comprare un biglietto mentre corriamo per andare a prendere un treno. Ma con l’utilizzo dei dispositivi mobili come è cambiato il nostro comportamento? Expedia, in collaborazione con Egencia, ha presentato il Mobile Index 2014 Expedia/Egencia, uno studio globale sul comportamento e sulle preferenze dei viaggiatori di Nord America, Sud America, Europa e Asia – Pacifico per quanto riguarda l’utilizzo di dispositivi mobili.

Il documento conferma l’importanza che  hanno per i viaggiatori moderni i loro dispositivi mobili – smartphone, tablet, e-reader o laptop e fornisce i numeri di questa evoluzione.  Il 97% degli italiani, ad esempio, porta con sé almeno un dispositivo mobile quando viaggia per piacere, mentre il 98% quando viaggia per lavoro.

“Viviamo in un’era in cui ci si destreggia senza problemi tra desktop, telefono, tablet e ora persino tecnologia indossabile, nel momento in cui si sogna, pianifica, prenota e infine parte per un viaggio” commenta Fabrizio Giulio, Managing Director di Expedia.it. “I viaggiatori non si limitano a cercare e prenotare viaggi in mobilità, ma commentano le esperienze che vivono, si rallegrano di ciò che stanno mangiando, oppure si lamentano, catturando ogni dettaglio del viaggio. È ormai questa la normalità quando si viaggia. Abbiamo deciso di dare un’occhiata più approfondita alle abitudini multi-device nei viaggi di piacere e in quelli di lavoro, in tutto il mondo, per capire meglio in che modo venga usata la tecnologia, in modo da permettere ai nostri clienti di organizzare il viaggio perfetto, con i migliori strumenti a loro disposizione.”

Non stupisce quindi che il 75% dei viaggiatori italiani pensano che lo smartphone sia “molto importante o fondamentale” nella vita quotidiana mentre il 71% dice lo stesso del computer portatile e il 54% dei tablet. In vista di una trasferta, a detta dei numeri, siamo un popolo prudente, soprattutto quando si tratta di comunicare:  il 42% dei viaggiatori italiani, infatti, acquista un piano dati / roaming per l’estero, contro una media europea del 27% e mondiale del 35%.

Di fronte a questi numeri importanti anche il nostro galateo sembra però avere subito delle modifiche, e in alcuni casi in meglio. “Fotografare o filmare persone a loro insaputa” è considerato un comportamento offensivo dal 36% dei viaggiatori italiani, anticipato solo da “fare chiamate in vivavoce” (58%), “ascoltare musica, giocare o guardare video senza auricolari” (46%) e “fare telefonate al ristorante” (38%). Insomma dopo l’invasione dei device mobile in tutte le attività quotidiane si registra una sorta di “reazione” all’uso indiscriminate di questi dispositivi, in particolare nei contesti pubblici.

Sul fronte dell’organizzazione del viaggio, l’uso di device mobili e la disponibilità di connessione risultano essere due variabili di non poco conto nella gestione dei propri spostamenti.

Accedere a reti wifi durante i viaggi è sempre più fondamentale: secondo il 50% dei viaggiatori italiani, la disponibilità di reti wifi e il loro costo ha un impatto sulle decisioni di acquisto durante la scelta di volo e hotel. Quando viene richiesto di dare un ordine di priorità ai servizi di un hotel legati alla mobilità, chi viaggia per piacere mette al primo posto “wifi gratis”, prima dell’accesso a internet ad alta velocità, connettività con cavo in camera e business center con computer e stampanti. Chi viaggia per lavoro ritiene il wifi gratis ancora più importante: l’86% dei viaggiatori lo considera molto o piuttosto importante quando prenota un hotel per un viaggio di lavoro.

Una percentuale ancora più alta di persone, l’81% degli italiani che viaggiano per lavoro, ha invece usato lo smartphone per attività legate alla pianificazione di un viaggio e l’80% ha usato il tablet.

Le attività più frequenti in mobilità, secondo lo studio Expedia, rimangono comunque le email e la messaggistica, al primo posto con il 60% delle preferenze, seguite dall’utilizzo di mappe e navigatori (56%) e di video e foto (53%), purché, ovviamente, nel rispetto del buon senso e della privacy altrui. All’ultimo posto c’è il meteo al 51% di voti, contro una media mondiale del 38%. Un dato che conferma ulteriormente la prudenza tutta italiana nella gestione dei servizi di previsione meteo.

Insomma se al primo posto tra le cause di ansia dei viaggiatori italiani rimane ancora lo smarrimento del passaporto, citato dal 54% dei rispondenti, seguito da perdere il denaro, e infine il bagaglio, perdere il proprio dispositivo mobile è nella lista delle cinque paure più diffuse tra chi viaggia. “Perdere tutte le mie informazioni personali” è la maggiore fonte di ansia associata alla perdita del telefono durante il viaggio, citata dal 63% dei rispondenti italiani. Il 40% cita anche la preoccupazione relativa al costo per rimpiazzare il dispositivo, mentre il 38% si preoccuperebbe della difficoltà a chiamare.

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