Yahoo ancora in rosso: taglio del 15% del personale e chiusura degli uffici di Milano

Ancora in rosso i conti di di Yahoo! che chiude il quarto trimestre con una perdita di 4,4 miliardi di dollari in seguito alle svalutazioni di Tumblr, social network site di proprietà del colosso. L’utile per azione si è attestato sugli 0,13 centesimi, che corrispondono alle effettive attese degli analisti, tuttavia i ricavi sono saliti dell’1,6% a 1,27 miliardi di dollari, superando quindi le attese del mercato che erano ferme a 1,19 miliardi di dollari.

L’azienda guidata da Marissa Mayer, per tentare di uscire gradualmente dalle perdite, ha annunciato un “aggressivo piano strategico” con il quale verranno valutate anche le alternative possibili per la società, inclusa la vendita di asset non strategici e il taglio del capitale umano. Il piano di rilancio presentato dall’amministratore delegato prevede, infatti, un taglio del ben 15% della forza lavoro e una riduzione delle spese per 400 milioni di dollari entro la fine del 2016. Si tratta di contromisure forti che prevedono anche la chiusura degli uffici di Milano.

Quello che annunciamo è un piano strategico che riteniamo accelererà la trasformazione di Yahoo!” ha dichiarato Mayer, specificando che il piano “richiede ampi cambiamenti nei prodotti e nelle risorse e renderà più brillante il nostro futuro, migliorando la nostra competitività e il nostro appeal per i clienti, gli inserzionisti e i partner”.

Il taglio del 15% della forza lavoro porterà l’azienda a chiudere il 2016 con 9.000 dipendenti e meno di 1.000 contractors: si tratta del 42% in meno di dipendenti rispetto al 2012, perdendo quasi la metà della sua forza lavoro in soli 4 anni. “Il consiglio di amministrazione ritiene che valutare ulteriori alternative strategiche in parallelo all’esecuzione del piano del management sia nel miglior interesse dei nostri azionisti” ha sottolineato Maynard Webb, il presidente di Yahoo!.

La notizia del taglio della forza lavoro era stata in parte anticipata all’inizio di gennaio, quando l’azionista attivo Starboard non ha usato mezzi termini per chiedere una svolta, iniziando dai vertici. “L’ultimo anno è stato frustrante per gli azionisti Yahoo!” ha affermato Starboard. Il management “non ha prodotto risultati accettabili causando un forte calo della redditività e del cash flow. Gli investitori hanno perso fiducia nel management” mette in evidenza Starboard, chiedendo la vendita o lo spin off delle attività core di Yahoo!, una mossa che richiede un cambio ai vertici.

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