The Washington Post: al via la personalizzazione delle news

Il rapido mutamento dell’ecosistema della comunicazioni digitali porta le testate giornalistiche a doversi ripensare costantemente mettendo in atto le più diverse strategie per poter far fronte ai mutati contesti. Molte reagiscono ponendosi sulla difensiva e cercano di cambiare il minimo necessario per adeguarsi al nuovo ambiente, ad esempio restringendo l’uso delle nuove forme di comunicazione o minacciando azioni legali contro chi è ritenuto capace di sfruttarle al meglio sfidando, di fatto i media “tradizionali”. Altre società di consolidata tradizione abbracciano sempre più spesso la rivoluzione digitale, tentando di capitalizzare sul proprio brand e sui propri punti di forza in modo nuovo ed in sintonia con le mutazioni mediali.

The Washington Post, una delle testate giornalistiche di più antica tradizione e di maggior prestigio, sta cercando di adeguarsi al nuovo ambiente rilanciando la sfida al fine di conservare una posizione centrale nel panorama delle news. Il quotidiano ha dato vita da pochi giorni ad un esperimento di personalizzazione delle news (Personal Post). Si potranno personalizzare le notizie secondo i propri gusti e il sistema intelligente imparerà, con il tempo, le proprie abitudini di lettura. Gli utenti già iscritti al sito avranno a disposizione una selezione di notizie basata sulle precedenti scelte effettuate.

La testata cerca di aggiornare il proprio formato puntando su uno dei tratti caratteristici e irrinunciabili ormai del web: la personalizzazione dei contenuti. La strategia del quotidiano è, però, più ampia e si rivolge anche ai social media, altro elemento fondamentale nel nuovo ecosistema digitale. Lo scorso autunno ha lanciato un’applicazione Facebook, Social Reader, che facilita la lettura e la condivisione delle news ed è già utilizzata da 15 milioni di persone.

Vijay Ravindran, responsabile per i media digitali della testata, ha sottolineato la differenza di fondo tra le due iniziative.  Personal Post  è completamente individuale e privato, Social Reader al contrario fa della condivisione la propria forza; sarà interessante scoprire quali forme di integrazioni tra i due servizi verranno messe a punto nel futuro. Ravindran chiarisce, inoltre, che lo scopo delle due innovazioni è principalmente quello di cercare di comprendere le nuove tendenze del mercato. Entrambe “ci aiutano a capire i vari modi in cui il lettore vuole consumare le news.”

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